L’ISOLA CHE C’E’ 2014 – SARDEGNA INCONTRA ROMA: UN’EDIZIONE INSOLITA, MA BEN RIUSCITA


di Antonio Maria Masia

Organizzata e svolta dalla GIA Comunicazione – Cagliari di Giorgio Ariu e dall’Associazione dei Sardi di Roma “Il Gremio” all’interno del mercatino Conca D’Oro (Quartiere Montesacro) dal 3 al 5 ottobre, con la partecipazione di oltre venti operatori commerciali e artigianali sardi a mostrare, far gustare, e vendere i prodotti di eccellenza dell’Isola: vini, formaggi, dolci, pane carasau, articoli di raffinato artigianato, rappresentazioni, attraverso ottimi documentari, dei magnifici scenari di alcuni territori della nostra Terra. Presenti diverse realtà isolane: il comune di Austis con delle splendide ragazze nei loro bellissimi costumi, i Comuni di Dorgali e di Sinnai. I territori del Sarcidano Barbagia di Seulo, quelli del Consorzio dei Laghi e del uelliGennargentu Mandrolisai.

Edizione insolita perché stavolta gli organizzatori, per la prima volta,lasciando l’abituale “location” nelle più note piazze di Roma (ad esempio piazza San Giovanni o Piazza Risorgimento, come nelle più recenti e fortunate edizioni), hanno scelto di calarsi nel cuore di una realtà umana popolare e popolana, in un vero e proprio mercato con numerosi gazebi permanentemente aperti, tutti i sabati e le domeniche, ed affidati ad operatori provenienti da tutte le altre regioni d’Italia. Lasciare le piazze storiche e monumentali significava perdere un contesto storico e di bellezza visiva di sicuro pregio e qualità,ma si voleva, intercettare maggiori flussi di pubblico – sostengono  Giorgio Ariu e Antonio Maria Masia (presidente del Gremio) – per meglio centrare l’obbiettivo fondamentale della rassegna che è quello di far incontrare la numerosa comunità sarda presente nella Capitale e i romani innamorati e/o incuriositi della Sardegna.

Così è stato!

La scelta coraggiosa è stata ben ripagata perché nel mercatino, si è vista tantissima gente. Ospiti graditissimi artisti e intellettuali, fra gli altri Renzo Arbore e Marisa Laurito accolti con entusiasmo e affetto dagli operatori, e meritevoli del dono personale di Giorgio Ariu de “sa berritta sarda”, immediatamente indossata per le foto di rito; dono di alta confezione stilistica.  

 Tutti a guardare, gustare e poi, molti, a riempire le borse di acquisti vari. Di questo hanno beneficiato gli operatori sardi e non sardi,a risarcimento del loro sacrificio, lavoro e impegno.

Anche l’aspetto prettamente culturale che prevedeva incontri dibattiti e proiezioni di documentari, è stato premiato dalla partecipazione di un pubblico attento e numeroso in quasi tutte gli eventi in programma.

Gli organizzatori hanno avuto a disposizione ampi e confortevoli spazi, nei quali è stato possibile allocare tutti gli operatori e la zona di accoglienza, ben arredata con quadri e bandiere sarde, e strutturata per gli incontri culturali, le conferenze, le proiezioni e gli spettacoli (cori, musica e concerti) che non sono mancati e che hanno risposto alle aspettative.

All’inaugurazione mattiniera del 3 ottobre ha presenziato, in qualità di rappresentante del Comune di Roma, la Consigliera Gemma Azuni che unitamente a Ariu e Masia ha rivolto agli operatori e ai presenti il benvenuto da parte della Capitale ed ha augurato, come si conviene, la migliore riuscita della manifestazione.

Queste le tappe delle tre giornate.  

Nel pomeriggio di venerdì inizio scoppiettante con l’incontro, veramente coinvolgente ed emozionante, con la figlia del grande e amato Amedeo Nazzari. Evelina è stata delicata e molto comunicativa e, anche attraverso, il suo bel libro dedicato al padre, ci ha ricordato la figura di Amedeo Nazzari non solo dal punto di vista artistico, ma anche dal punto di vista umano e familiare. Grande Amedeo anche sotto questo profilo!

Dopo aver sentito Evelina dialogare con i presenti, stimolata dalle domande di Giorgio Ariu l’immagine positiva e amata, e la percezione del grande attore si rafforza nella mente e nei cuori dei sardi presenti e anche dei non sardi.

Si è proseguito con la presentazione di un originale Antonio Gramsci con riferimento alla sua musica preferita, il jazz. Chi l’avrebbe mai detto! Eppure Paolo Zucca ed il noto musicista Giancarlo Schiaffini sono riusciti nell’impresa. Gramsci aveva scritto delle riflessioni sul jazz e sull’influenza di quella musica in noi italiani ed europei che hanno del profetico, ante litteram.

Ed ancora venerdì a seguire un interessante e simpatico incontro con la scrittrice e poeta di Sassari, residente a Torino, Maria Antonietta Macciocu che, conversando con Masia, ha presentato i suoi romanzi “Petalie” e “Vinile”)a due mani con Donatella Moreschi) e le sue liriche (Amore che non tocca) tutte inzuppate di amore e di ricordi per l’Isola da cui si va e viene sempre con il groppone nel cuore dell’amargura. A rimettere in linea i presenti con il clima festivo della serata ci ha pensato il giovanissimo rapper Stefano Kabaddu Simula, nipote di Maria Antonietta Macciocu, bravissimo e simpatico interprete di un suo brano dedicato a chi lascia la Sardegna ed inserito nel romanzo “Vinile”.

Toccanti e suggestivi, per le belle letture a cura dell’attore Alex Pascoli (pronipote del poeta), i versi di Sebastiano Satta in ricorrenza del centenario della sua morte. E con il grande poeta di Nuoro, non si è potuto non ricordare la sua concittadina e contemporanea Grazia Deledda, attraverso la lettura, sempre a cura di Alex Pascoli, della stupenda favola del muflone tratta dal romanzo postumo autobiografico “Cosima”.

Sabato 4, documentari sulle bellezze naturali della zona del Consorzio dei Laghi, della costa e della montagna del Dorgalese, illustrate a voce dal Sindaco di Dorgali Angelo Carta e da Stefano Lavra, il giovane e brillante Assessore alla cultura, sempre presente all’Isola che c’è.

E alle 17 le attese premiazioni dei personaggi e istituzioni selezionati. Un raffinato e prezioso piatto in ceramica dorgalese, a nome della GIA e del Gremio, è stato affidato con commento ed in alcuni casi anche breve esibizione artistica (come nel caso del grande Benito Urgu, dall’affermato cantante in terra iberica Fabio Canu, della magica e isoterica Chiara Vigo, la regina del bisso marino) al ciclista Fabio Aru, alla Dinamo Basket e al Cagliari Calcio, al musicista Carlo Palmas, al Prof. Angelucci dell’Ospedale Businco di Cagliari, ad Antonello Pilloni (presidente delle Cantine di Santadi, una vita a favore del mondo dell’emigrazione), a Guido Dedoni operatore turistico, ai Comuni di Sinnai (presente il presidente del Consiglio Giampiero Cocco) , Dorgali e Orroli (presente il Sindaco Antonio Orgiana), ai velisti padre e figlio Piero e Vittorio Fresi (un giro del mondo in barca a vela senza sbarchi intermedi, coraggioso, seppure non riuscito totalmente, ma oltre 270 giorni in mare non sono pochi!)        

Premiazioni suggellate, a conclusione della serata, da un avvincente concerto del duo Paola (sarda) e Thierry (corso) con canzoni sarde (No potho reposare) e corse di loro fattura, parole e musica.

E durante tutta la giornata il Coro Gavino Gabriel di Tempio si è esibito dentro il grande spazio degli stand ed in giro per i gazebi.

Domenica 5, dopo la mattutina conferenza sul turismo alternativo nel corso della quale il Prof. Gianfranco Damiani ha spiegato come valorizzare i percorsi ferrati del Trenino Verde, e nuove dinamiche per incrementare forme di turismo attivo. Tema interessante e di prospettiva. Vedremo.

Nel pomeriggio dapprima importante dibattito fra Antonio Maria Masia e lo storico sassarese Federico Francioni intorno al centenario del Primo Congresso Regionale Sardo a Castel Sant’Angelo Roma nel maggio del 1914, chiamato ad esaminare tutti i gravi problemi dell’Isola di allora e a suggerirne eventuali rimedi. Congresso organizzato dall’Associazione dei Sardi di Roma, che a quel tempo non si chiamava Gremio (così la si chiamerà nel 1948, anno della ri-fondazione) ma che, come ha dimostrato il presidente del Gremio, non è altro che la medesima associazione, fondata e ri-fondata e partecipata dalle stesse persone. Tutto questo, ha anticipato Masia, sarà all’interno del libro di prossima pubblicazione sulla importante vita del Gremio. Importante per la diffusione e sostegno alla cultura sarda nella Capitale nel corso dei decenni.

La rassegna è stata conclusa dalle canzoni molto applaudite del cantante Gian Marco Camboni, in arte Gimmy Sax, di Calasetta, che, in umili condizioni, si trasferisce da giovanissimo a Roma e, attraverso il duro lavori nei ristoranti sardi di Roma, si emancipa da “imitatore” del grande Adriano Celentano e riesce a costruirsi una sua autonoma e brillante fisionomia di cantautore. Encomiabile e meritevole il percorso sofferto ma vincente di questo giovanotto sardo che emana simpatia a prima vista.

Arrivederci, ci dicono Ariu e Masia all’anno prossimo, stessa “spiaggia, stesso mare” parafrasando una nota canzone.

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Un commento

  1. Giampiero Cocco

    L’appuntamento che nasce dall’unione di intenti della Gia Comunicazione di Giorgio Ariu e l’associazione dei sardi “Il Gremio”. RomaNord News, da 33 anni promuove il “Sistema Sardegna” con le eccellenze dell’enogastronomia, della filiera dell’ospitalità, della cultura, dell’ambiente e della green economy e permette di far incontrare a Roma e ai romani la folta comunità dei sardi, ha riscontrato un notevole afflusso di pubblico. hà avuto un vero successo . IL piacere idi ncontrare tanta gente, tanti conterranei che hanno lasciato la nostra Isola alla ricerca di opportunità migliori , sentirli raccontare le loro esperienze molto spesso diverse l’una dalle altre e verificare che ogni occasione offerta loro di incontrare " rappresentanze " della le loro patria natia è davvero toccante .
    Questa volta siamo andati noi da loro grazie a G. Ariu e al Gremio dei Sardi che con la loro organizzazione ed ospitalità hanno consentito che fosse la Sardegna ad andare incontro ai suoi figli.
    La manifestazione si è svolta in una tre giorni con un denso programma all’insegna di convegni, musica, folklore, tradizioni, esposizioni
    enogastronomiche e di alto artigianato .
    La tre giorni si è tenuta in uno grande stand in cui hanno trovato spazio una rappresentanza del nostro Comune: Sinnai premiata per la sua notevole attivività e tradizione folkloristica. Nell’occasione sono stati presentati alcuni prodotti locali che sono stati offerti ai numerosissimi visitatori che si sono succeduti e che hanno visto quali ospiti l’attrice Marisa Laurito e il Maestro Renzo Arbore che hanno apprezzato in maniera particolare i nostri prodotti .
    Personalmente ho avuto il piacere di accompagnare la delegazione Sinnaese e spero di poterlo fare anche in futuro .
    Con l’occasione abbraccio tutti i miei concittadini emigrati e tutti i Sardi nel mondo.e li saluto dicendo semplicemente : ATTRUS ANNUS !
    Durante la manifestazione si sono tenuti numerosi convegni sul tema della emigrazione ed alcuni concerti musicali a cura di cantanti Sardi che hanno allietato l’evento.
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    Nell’occasione il Premio “ L’Isola che C’è “è stato conferito ai personaggi e alle istituzioni che hanno dato lustro alla Sardegna raccordandosi con il mondo della emigrazione tra cui :
    fabio Aru , la Dinamo di Sassari, il Cagliari calcio, L’ospedale oncologico, Benito Urgu, Chiara Vigo,
    Antonello Pilloni, Giulio Dedoni, ed ai Comuni di Orroli per il patrimonio archeologico , al comune di Dorgali per il turismo Sinnai per il folklore .
    La tre giorni si è tenuta in uno grande stand in cui hanno trovato spazio le rappresentanze dei vari comuni tra cui Sinnai che si è distinta per la presentazione di alcuni prodotti locali che sono stati offerti ai numerosissimi visitatori che si sono succeduti e che hanno visto quali ospiti l’attrice Marisa Laurito e il Maestro Renzo Arbore che hanno apprezzato particolarmente i nostri prodotti .
    Ad accompagnare la delegazione Sinnaese c’era il Presidente del Consiglio Comunale .

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