Lo scorso 10 settembre, il team del progetto Ammentos, capitanato da Furio Tripicchio, ha fatto tappa a Lugano e il Circolo “Sa Berritta” ha avuto il piacere di incontrarlo e di dare loro il benvenuto in città.
Il progetto Ammentos è un viaggio di 1200km intrapreso il 1 settembre dalla Sardegna e che si è appena concluso a Strasburgo, sede del parlamento europeo, il 16 settembre. Il viaggio è stato compiuto interamente sugli Ski Roll, piccoli sci con rotelle, che permettono di percorrere decine di chilometri al giorno, ma a passo lento. Lo scopo dell’impresa è stato quello di consegnare simbolicamente ai parlamentari sardi a Strasburgo le testimonianze dei sardi e degli emigrati sardi incontrati nel viaggio, quali segni di come la Sardegna, terra millenaria dalla forte identità, sia riuscita a far convivere pacificamente le diverse popolazioni che nel corso della sua storia hanno coabitato con i sardi il suo territorio. Un messaggio quindi di pace e di fratellanza, affinché anche l’Europa come la Sardegna possa creare opportunità e non divisioni dalle diverse culture e popoli che costituiscono l’Unione Europea.
Il Circolo Sa Berritta ha condiviso la testimonianza dei protagonisti sulle finalità del progetto e discusso i problemi e le priorità che i sardi emigrati in Italia e nel mondo vorrebbero fossero affrontate dal Parlamento Europeo.
Purtroppo la Regione Sardegna ci ha avvertiti dell’evento, in programma da almeno sei mesi, solo due giorni prima dell’arrivo a Lugano. Non è stato quindi possibile organizzare per tempo un benvenuto insieme a tutti i nostri soci e alle istituzioni locali e ce ne rammarichiamo, perché si è sprecata un’ottima occasione per presentare la Sardegna, quale terra capace di essere d’esempio e promotrice di alte finalità.
Ci ha colpito sentire e percepire l’impegno e l’entusiasmo del team, in particolare di Furio Tripicchio, che ha compiuto in solitaria il percorso sugli skiroll. Ci ha rammaricato sentire che le istituzioni non abbiano colto l’importanza di tale iniziativa e non li abbiano supportati nel modo in cui avrebbero dovuto.
Il nostro incontro è stato l’occasione per riscoprire un entusiasmo nel voler migliorare le cose in Sardegna e per i sardi emigrati, che si credeva perduto. Siamo convinti che l’impegno di tutti, anche di chi vive ormai lontano dall’isola come noi, possa davvero essere da stimolo e da esempio per coloro che in prima persona dovrebbero affrontare i problemi e capire le tante esigenze dei cittadini sardi.
A Furio Tripicchio, Ottavio Caredda e Alessandro Corgiolu un grazie di cuore per l’alto esempio di Sardegna che hanno portato all’attenzione delle popolazioni incontrate nel loro viaggio.