Il mare sardo è il più pulito d’Italia. Dal sud al nord e dall’ovest all’est della Sardegna: l’indagine effettuata da Legambiente, che con Goletta Verde ha solcato e analizzato le acque di tutte le regioni italiane, non lascia spazio a dubbi. La Sardegna è bagnata da acque “sane”, anzi “nettamente migliori rispetto alle altre regioni”, così è messo nero su bianco da Legambiente. Praticamente nulla da segnalare (di negativo): i campioni prelevati presso foci di fiumi, canali e scarichi “sospetti”, ma anche in spiagge affollate di turisti forniscono il seguente risultato: la situazione migliore è in Sardegna, con appena il dieci per cento di punti inquinati, “che si distingue dalle altre regioni”. Nel dettaglio:su 1731 chilometri di costa sarda, i prelievi effettuati dal 9 giugno allo scorso otto agosto, su ventinove punti monitorati, raccontano di appena 3 casi di inquinamento, tutti registrati nelle “foci”, nessuno nelle tante spiagge isolane. Volendo fare un paragone a caso: la regione che più si avvicina alla Sardegna è la Toscana, che ha un livello di inquinamento certificato del 33 per cento, cioè ben tre volte superiore a quello dell’isola. E, sui dati che promuovono in pieno la Sardegna, esprime molta felicità Vincenzo Tiana, presidente regionale di Legambiente: “L’isola è la regina dell’estate, è stato possibile ottenere questo primato perchè negli ultimi anni sono stati numerosi gli interventi per dotare tutti i Comuni sardi di impianti di depurazione adeguati, oltre a una costante attenzione alla qualità dell’ambiente marino, monitorato costantentemente. Molto positivo il fatto che la Sardegna si distanzi enormemente dai dati delle altre regioni.”, afferma Tiana, che tuttavia invita a una riflessione: “Colpiscono soprattutto i livelli di inquinamento registrati nel nord Italia. L’Unione europea ci ha già invitato più volte a intervenire sulla depurazione degli scarichi e sul monitoraggio dei corsi d’acqua, molto inquinati nel periodo estivo”. A livello complessivo, il 55 per cento dei 264 campioni di acqua analizzati dal laboratorio mobile dell’associazione ambientalista risultano “fuori legge”. In tutta Italia c’è un punto inquinato ogni cinquantuno chilometri di costa. Il record negativo se lo spartiscono l’Abruzzo, le Marche, la Calabria e il Lazio. Non solo: alla voce “abitanti senza depurazione”, la situazione peggiore è in Campania, con due milioni e mezzo di residenti interessati, seguita dal milione e ottocentomila abitanti del Lazio e dal milione e seicentomila cittadini della Lombardia. * SardegnaOggi.it