del Tenente Colonnello Marco Mele
Garantire la mobilità delle truppe della coalizione di ISAF e delle forze di sicurezza afgane, proteggere la popolazione civile dalla minaccia degli ordigni esplosivi improvvisati (IED), potenziare il livello di protezione della base e contribuire allo sviluppo delle capacità militari dei genieri afgani al fine consentirne la piena autonomia.
Sono questi i compiti che i militari italiani della Task Force “Genio”, su base 5° reggimento genio guastatori di Macomer (NU), hanno svolto per sei mesi nella regione occidentale dell’Afghanistan in cui opera il Train Advise Assist Command West, il comando del contingente italiano di ISAF a guida brigata “Sassari” responsabile del consolidamento del processo di transizione in corso nel paese asiatico che, entro la fine del 2014, vedrà l’assunzione di responsabilità della sicurezza da parte delle autorità locali.
Per scongiurare la minaccia degli ordigni esplosivi improvvisati e garantire la libertà di movimento lungo gli itinerari stradali, la Task Force “Genio”, comandata dal tenente colonnello Stefano Messina, ha condotto specifiche attività denominate “C.A.R.C.O.”, acronimo di “Combined Arms Route Clearance Operations”, operazioni che consistono nell’individuazione e disattivazione degli “Ied” mediante l’impiego sul terreno, oltre che della componente genio, di assetti della Transition Support Unit (su base 152° reggimento fanteria “Sassari”), di personale specializzato nell’interagire con aerei ed elicotteri in missione di supporto tattico alle forze di terra e di velivoli a pilotaggio remoto “Predator”.
I militari della Task Force “Genio”, di cui fanno parte anche assetti dell’esercito statunitense ed ucraino, hanno percorso 19.147 chilometri, condotto 83 attività di bonifica di ordigni esplosivi e 144 “C.A.R.C.O.”, effettuato 26 ricognizioni tecniche, ispezionato 240 canali di drenaggio delle acque (culverts) e utilizzato alcuni sistemi sperimentali di nuova generazione quali, ad esempio, il mini Unmanned Aircraft System (UAS) “Bramor”.
Numerose sono anche le iniziative promosse dalla Task Force “Genio” per lo sviluppo delle capacità militari e l’acquisizione della piena autonomia delle forze di sicurezza afgane, tra le quali si segnalano la realizzazione della “Striscia Counter-IED”, un’area addestrativa nella quale i genieri afgani potranno esercitarsi nell’acquisizione e nel perfezionamento delle conoscenze teorico-pratiche per il contrasto della minaccia degli ordigni esplosivi improvvisati.
Ai militari del 5° reggimento genio guastatori di Macomer subentrano i genieri del 21° reggimento guastatori della brigata bersaglieri “Garibaldi” di stanza a Caserta.