di Antonio Lai
Lo scorso mese è stato operato al cuore con successo il poeta sardo Bernardo Zizi. L’intervento era particolarmente complicato sia dall’età del paziente (86 anni) che dalla sua storia clinica; Bernardo Zizi, infatti, aveva già subito altri due analoghi interventi negli ultimi 6 anni. Il prof. Luigi Martinelli, primario del reparto di cardiochirurgia di Milano, ha costituito da tempo un equipe specializzata negli interventi su pazienti ad alto rischio ed ha portato il Niguarda in cima alla classifica nazionale basata sul numero di successi intra-operatori, con una drastica riduzione del numero di decessi. Il poeta Bernardo Zizi si era ritirato dai palcoscenici proprio a causa della sua cardiopatia che non gli consentiva di esibirsi. Dopo l’intervento, perfettamente riuscito, sono spariti i gravi sintomi legati alla sua patologia ed è iniziato il lento ma progressivo recupero. <<Mio padre potrebbe anche ritornare a cantare, anzi, proprio l’altra mattina l’ho sorpreso a cantare una delle sue ottave>>, ha dichiarato il figlio Antonello Zizi in risposta alla domanda sulle intenzioni del poeta. <<La cosa che più mi rende felice è rivedere mio padre in possesso delle sue forze fisiche e della sua allegria, e per questo non posso che ringraziare il prof. Martinelli e tutto il Niguarda>>, ha poi concluso.
Vorrei solo aggiungere che se mio padre è ancora vivo il merito è anche della professionalità del dott. Corda e della cardiologia del Brotzu di Cagliari che hanno tenuto mio padre perfettamente compensato fino all’intervento. Un grazie di cuore anche a loro.
Sarebbe più corretto dire che è l’isola che ha riavuto il suo poeta
augurissimi a signor Bernardo!!!!
In una ottava a villagrande strisaili avvevi deciso di non morire più BRAVO
CIAO ZIZI COME STAI ADESSO? CI PUOI CANTARE UNA BELLA POESIA TI AUGURO UNA BUONA SERATA
LUCIANO
// Custu seru est seru ‘e sinfonia
a modulazione ‘e frequenza,
como ca s’an leadu sa licenza
sos poeteddos de sa Baronia;
ma ki sa poesia est poesia
‘nd ha perdidu in cue puru sa semenza
e de su entu sa potente iscossa
ke l’ ha leada a sas terras de Mossa./
// Barore, ses ke sole in sa tempesta
de lughe dende s’ultimu ispiragliu,
e como ki ses bezzu firmu resta
c’ogni frase contad’ un’ isbagliu;
as bidu tue puru in sa foresta
c’ogni tantu faghene nu tagliu:
-nde segana sas bezzas totas cantas
prn fagher postu as’ ateras piantas./
(Grazie, carissimo Zizi per questo impagabile
dono fattomi tanti anni or sono, regalandomi
questa perla degli esordi della tua spendida,
inegualiabile carriera, che avrei voluto non
avesse mai fine. Grazie infinite, da un tuo
umile, appassionato estimatore.)