di Daniele Marseglia
“Sono 3.600 i militari malati fino ad oggi. 312 ci hanno già lasciato, l’ultimo pochissimi giorni fa.”
Ascoltando i dati comunicati da Domenico Leggiero, responsabile dell’Osservatorio Militare, durante la presentazione del libro “Il pettine senza denti” di Eugenio Campus, svoltasi venerdì 27 giugno a Firenze, sembra di ascoltare un bollettino di guerra. Invece questa drammatica conta si riferisce ai militari colpiti dagli effetti devastanti provocati dall’uranio impoverito. Molti di questi militari si sono ammalati proprio durante le sperimentazioni di ordigni al Poligono Sperimentale Interforze di Quirra, in Sardegna. Ma perché un argomento del genere, che dovrebbe trovare spazio sulle prime pagine dei quotidiani, viene messo quasi sempre in secondo piano? Cosa c’è dietro a questo tentativo di “occultamento”? A queste e ad altre domande si è cercato di dare una risposta durante il dibattito scaturito nella Sala delle Feste di Palazzo Bastogi dove il libro di Campus è stato presentato. L’autore cagliaritano, con l’aiuto di alcune slides, ha illustrato al pubblico quello che sta accadendo a Quirra, che cosa si intende quando si parla di “Sindrome di Quirra” e qual è, al momento, la situazione militare in Sardegna “dove 24.000 ettari di terreno sono del demanio militare contro i 16.000 del resto d’Italia. A questi vanno aggiunti altri 12.000 ettari di terreno concesso ai privati sempre per le attività militari.”
A moderare la presentazione la scrittrice Anna Maria Falchi che ha ricordato come “Il pettine senza denti” sia prima di tutto un romanzo, un bel romanzo. Ma è anche un manifesto, una denuncia nei confronti di una situazione drammatica. E’ un libro che raccoglie tante sfaccettature e al suo interno ci sono degli spaccati storici molti belli e importanti, dal punto di vista letterario direi quasi affascinanti”. A portare i saluti dell’Associazione Culturale dei Sardi in Toscana, che ha organizzato l’evento in collaborazione con la Regione Toscana- rappresentata dal Segretario del Consiglio Regionale Marco Carraresi – Regione Autonoma di Sardegna e F.A.S.I., la Presidente Fiorella Maisto che si dice “onorata di presentare questo libro molto bello e coinvolgente. E’ un libro che ci porta a riflettere su molte realtà e soprattutto a tenere sempre vivo il dialogo, sempre viva la fiamma su questa tematica che invece si vuole cercare di oscurare”.
Il romanzo di Eugenio Campus, di cui la poetessa Chiara Novelli ha letto alcuni estratti, sul finale si proietta al futuro, esattamente al 2036, illustrando un quadro ambientale a dir poco catastrofico. L’augurio è che la fantasia non si trasformi in realtà.