di Maria Concetta Marceddu
Sabato 7 maggio, nel salone del nostro Circolo Sardi “Montanaru” si è celebrata “Sa Die de sa Sardigna” con uno spettacolo teatrale a cura del gruppo Is Medas proveniente dalla Sardegna. Fanno parte del gruppo “Figli d’Arte MEDAS” Gianluca Medas regista, scrittore, attore e autore, e il musicista Andrea Congia. Il gruppo ha presentato ai numerosi ospiti sardi e friulani che gremivano la sala uno spettacolo teatrale dal titolo “ Contus e Cantus dall’Isola “La Grande Madre – La Grande Guerra”, uno spettacolo di narrazione, con canti e musiche in lingua sarda ma con continui dialoghi in italiano per una maggiore comprensione fra i non sardi. “Sa Grande Madre – Sa Guerra Manna”: titolo che introduce subito il tema della serata: la grande guerra. Lo scena viene aperta dalle sonorità di Andrea Congia, il quale, con la sua chitarra, prepara l’ingresso di Gianluca Medas. Musica e parole saranno protagoniste per tutto lo spettacolo: Gianluca sarà il narratore di diversi racconti che saranno costantemente accompagnati dalle risonanze della chitarra di Andrea, in un gioco di improvvisazione che coinvolge entrambi. La scaletta dei racconti è, infatti, solo indicativa: accanto a Gianluca, un leggìo con dei fogli che lui lascia cadere sul palco man mano che lo spettacolo va avanti, ma in certi momenti il narratore si distacca dal leggìo e si concede di fare delle variazioni e delle parentesi rispetto al “programma”, inserendo parti di racconti e suggestioni che gli vengono in mente direttamente sulla scena; allo stesso modo anche Andrea improvvisa con la chitarra e propone delle atmosfere e delle suggestioni che supportano le parole del suo compagno di scena. Lo spettacolo inizia con un quadro della situazione geo-politica tra gli Stati europei all’inizio del 1900, prosegue fino ad arrivare allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, integrando anche delle riflessioni sulla situazione di oggi. Inseriti nel contesto storico, racconti di episodi dei soldati della Brigata Sassari, ma anche aneddoti e vicende legate ai sardi, alla loro storia, al loro modo di essere, al concetto di “confine” quando si parla di Sardegna. La serata si conclude con una lettura tratta da un testo di Giuseppe Dessì. Per tutto lo spettacolo Gianluca si rivolge direttamente al pubblico, parla direttamente con le persone presenti in sala, senza vincoli di quarta parete: uno spettacolo da narratore (come Gianluca stesso si definisce) più che da attore (ruolo, che come dice lui, gli sta stretto). Al termine grandi applausi e apprezzamenti. Nella sala i presenti hanno poi potuto degustare alcune bontà dei nostri prodotti tipici regionali. Con questo spettacolo hanno preso avvio le manifestazioni per la celebrazione del centenario della Grande Guerra che il nostro circolo intende mettere in atto nei prossimo futuro.
l’unica cosa che stona è quella bandiera là in mezzo…