GENTE DI TORPE' E DINTORNI: MOSTRA FOTOGRAFICA DI FERDINANDO LONGHI A MILANO DAL 28 MAGGIO AL 20 GIUGNO
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La pubblicazione, esistente sin dal 1997, informa con regolarità di uscita e con ampiezza di contenuti sulle attività dei circoli degli emigrati sardi sia dell’Italia continentale sia dei Paesi europei ed extraeuropei. Si è avvalsa e intende avvalersi sempre più della collaborazione attiva di tutti coloro che credono nella necessità di documentare, a vantaggio degli altri sardi (residenti nell’isola o fuori di essa), le iniziative dei circoli degli emigrati operanti nella Penisola e all’estero.
Riflessione sull’autore
Un’occasione unica per conoscere più da vicino la Sardegna, questa antica terra, nostalgica ed emozionante, forte e granitica.
Parlare di Sardegna non è cosa semplice.
Perché la Sardegna non rappresenta solo l’aspro confine tra terra e mare, tra il qui e l’altrove.
Parlare di Sardegna significa viverla, immergersi, capirne usi e costumi.
Significa vento.
Il vento della Sardegna ha plasmato il cuore stesso di chi la vive, abituando il popolo a un continuo dolce arrivederci per lo straniero che viene da lontano.
Ferdinando Longhi è riuscito a tenere a bada il sudore e il carisma dei sardi, degli abitanti di Torpè.
Ha racchiuso dentro l’inquadratura della sua macchina fotografica, anni e anni di socialità, di risate, di cultura, di cucina, di lavoro, di arte.
Ha preso per le redini il carro, sterzando verso strade amiche e cordiali, ma allo stesso tempo impervie e a volte difficili da digerire.
Ferdinando Longhi ha tradotto con le immagini, quello che forse molti libri non riuscirebbero a raccontate: gli anni ‘70 di una Sardegna avvolta dal mistero, che timidamente si affacciava al turismo, al futuro, al caos.
Gli anni ‘70 in Sardegna si contrappongono agli anni ‘70 del resto d’Italia.
Sono altra cosa, altri mondi, altre storie.
Da vivere, con le immagini in bianco e nero di Ferdinando Longhi.
Massimo Demelas