OLTRE LE SBARRE, IL PROGETTO DI SESSANTA ALUNNI PIEMONTESI IN VISITA A CAGLIARI


di Valentina Usala

Un libro: Boati di solitudine, di Salvatore Bandinu e Bruno Furcas, edito da Arkadia Editore. Un progetto: “Oltre le sbarre”. Una scuola: il polo liceale Giuseppe Peano di Tortona, con le sue classi frequentanti il liceo delle Scienze Umane, III A, III B e IV A.

La tematica trattata è stata quella delle carceri minorili.

I ragazzi si sono visti protagonisti di una quattro giorni a Cagliari, città in cui hanno trascorso la loro gita scolastica, dall’8 all’11 maggio.

Il primo giorno, arrivati in Sardegna, ad accoglierli oltre che un luminoso sole, è stata la visita guidata per la città, tenuta da Nicolò Migheli. Partendo dal Porto di Cagliari, percorrendo Stampace, sino ad arrivare a Castello. Una visita particolare, poiché si è trattato inoltre di una presentazione itinerante dell’ultimo libro scritto dall’autore, “La storia vera di Diego Henares de Astorga”, che ha catturato l’attenzione e le emozioni dei partecipanti, grazie alla sua maestria inconfondibile, intrinseca di un panorama mozzafiato una volta giunti sulla terrazza del Bastione.

Il giorno seguente è stata poi la volta della visita al Parco del Molentargius, dove i ragazzi, accompagnati da Salvatore Bandinu, hanno ammirato l’incantevole spettacolo che i fenicotteri rosa sanno donare; nello stesso giorno hanno poi effettuato un’escursione sulla Sella del diavolo, per poi discendere e godere di una sosta al mare a Marina Piccola, dove si sono potuti concedere anche un tuffo in acqua.

 Il sabato, è stata la giornata di certo più impegnativa, poiché questo oltre che essere un viaggio d’istruzione, o gita come si vuol chiamare, è stato anche un viaggio di formazione, in cui i ragazzi sotto la vigile attenzione delle insegnanti Angela Pelizza, referente del progetto, Cristina Porro, Maria Grazia Bianchi e Manuela Bonadeo, hanno egregiamente esposto il lavoro condotto per l’intero anno scolastico sul progetto, denominato “Oltre le sbarre”.

Il giorno 10 maggio infatti, durante la mattinata, i ragazzi sono stati ospiti dell’istituto Primo Levi di Quartu S.Elena, dove assieme alle classi III B, accompagnata dalla prof.ssa Rita Loi e V A ginnasio del liceo “E.Piga” di Villacidro con il loro insegnante Luca Paoletti, hanno condotto un dibattito su tematiche quali disagio, devianza, bullismo e carcere minorile, imbastito sui volumi “I dolori del giovane bullo” e “Boati di solitudine”, in compagnia degli autori dei medesimi libri, Bruno Furcas e Salvatore Bandinu.

A fare gli onori di casa è stato il preside dell’istituto, il professor Enrico Frau, al quale va un plauso di merito per aver sostenuto questo progetto. Per non parlare poi dell’accoglienza del tutto sarda riservata ai sessanta alunni piemontesi, omaggiati per altro da un ricco buffet.

 A seguire gli interventi di Massimo Contini, sindaco di Quartu S.Elena e di Carlo Melis assessore alla pubblica istruzione.

La conclusione è stato un ballo: unu ballu tundu, tra ragazzi sardi e piemontesi, sulle note del gruppo Is Amigus.

A seguire la partenza in direzione di Quartucciu, presso l’Istituto Penale Minorile, dove ad attendere sui cancelli la scolaresca c’erano il Vicedirettore Enrico Zucca e l’Ispettore Mario Usala. Raccolti i documenti per l’ingresso, i ragazzi si sono ritrovati in una sala, in cui si è parlato del progetto sì, ma è anche stato un momento di confronto fra di loro, in cui sono inoltre intervenuti la dott.ssa Isabella Mastropasqua, Dirigente giustizia minorile per la Sardegna, il dott. Paolo Planta, direttore dell’IPM Quartucciu. Pomeriggio conclusosi con l’omaggio di alcune magliette ai giovani detenuti, simbolo di questo progetto, precedentemente colorate a mani nude dai ragazzi e dai detenuti, durante la visita al carcere Le Vallette di Torino. Un ultimo sguardo a tutti loro, mentre si salutavano: un abbraccio, così come si fa tra amici.

Questo credo sia stato il vero trionfo del progetto.

A seguire, di corsa verso Cagliari, dove un gremito pubblico aveva già preso posto alla Mediateca del Mediterraneo, in attesa dell’arrivo di questi ragazzi. Al via la scenetta iniziale, dove protagoniste sono state ancora una volta le maglie colorate e indossate dai ragazzi a ritmo di danza, coinvolgendo così anche gli autori.

Una caldissima e meritata partecipazione di pubblico per una presentazione condotta da Vito Biolchini, in cui hanno preso parte Roberto Loddo, presidente CRVG, esponenti della municipalità di Cagliari come Enrica Puggioni assessore all’istruzione, e Luigi Minerba assessore alle politiche sociali; infine il piacevole intervento della dott.ssa Marisa Brigantini, criminologa al carcere de Le Vallette di Torino, che ha presenziato agli eventi.

Una presentazione tenuta dai ragazzi stessi, i veri protagonisti, amalgamata delle eccellenti e sempre coinvolgenti letture di Davide Grosso, attore teatrale.

Al rientro i ragazzi hanno portato con sé un bagaglio culturale che non si apprende dai libri di testo canonici, ma dalle esperienze di vita, come quella fatta.

E con esso un pezzo di Sardegna, che portano nel cuore.

Ho lasciato là, un pezzo d’anima”.

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Un commento

  1. Sessanta ragazzi piemontesi in sardegna: onore agli organizzatori!

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