di Gigi Littarru
Non bastava il crollo di un lungo tratto di carreggiata della provinciale n. 7, arrivando da Fonni, da qualche tempo, è franata la anche un tratto della stessa strada che conduce all’incrocio Tonara-Aritzo. Le condizioni di instabilità dell’arteria che partendo da Fonni taglia Desulo in due, rischiano, letteralmente, di tagliare fuori dal mondo il paese di Montanaru. Ma la cosa pare non suscitare le preoccupazioni dell’Ente, la Provincia, che ha competenza su quella strada. Chiedo scusa, se, per l’ennesima volta, in qualità di sindaco di Desulo faccio sentire la voce e richiamo l’attenzione sulla pericolosità in cui versa la Desulo-Fonni. Davanti all’evidente e, ormai, disastroso stato della principale strada di collegamento a Nuoro e alla totale mancanza di sicurezza, non posso esimermi dal manifestare le mie legittime richieste. L’arteria viaria Desulo Fonni – 25 chilometri di curve –, risalente alla fine degli anni ’50, rappresenta non solo per i desulesi l’unica strada percorribile per raggiungere, da una parte, il capoluogo di provincia e dall’altra per recarsi a Cagliari. Un percorso, da sempre, fatto di insidie, con i costoni che minacciano di riversarsi sulla strada con tutti i pericoli che incombono mettendo a repentaglio la vita delle persone. Ora a tutto questo si aggiungono il distaccamento di una intera corsia dalla sua sede naturale. Crepe profonde solcano l’asfalto raggiungendo in profondità il costone, determinando giorno dopo giorno, il cedimento totale della strada. Di questo passo, temo il peggio. Spero di non dover assistere su quell’arteria viaria all’accadimento di qualche tragedia. Quella che è un’insostenibile situazione di insicurezza, è vissuta, quotidianamente, dai numerosi pendolari, insegnanti e lavoratori vari, che ogni giorno percorrono una strada provinciale dimenticata da tutti. Invito rappresentanti provinciali a volere venire a Desulo, passando da Fonni. Forse allora capirebbero veramente in che condizioni ci troviamo a viaggiare. Se non si interviene tempestivamente, Desulo rischia di restare isolata. Non sono un sindaco che sta lì a lamentarsi e che non ha altro da fare che sollecitare interventi. Sono, solo, un primo cittadino, molto preoccupato, e in quanto rappresentante della mia comunità ho il dovere di difendere i diritti della stessa. La mia non vuole essere un’accusa, ma solo una richiesta di intervento urgente per il bene di tutti. Se nessuno dovesse rispondere a questo ennesimo appello, mi riservo, d’accordo con la mia comunità di portare avanti altre iniziative a tutela di un paese, sito in un territorio fortemente penalizzato sotto diversi aspetti.