VINITALY, CRESCE LA QUALITA' DEI VINI SARDI: QUEST’ANNO NIENTE MEDAGLIE PER LE CANTINE SARDE MA 32 GRANDI MENZIONI


di Pasquale Porcu *

Trentadue diplomi di Gran Menzione, ma nessuna medaglia. Nè oro, nè argento, nè bronzo per il vino sardo al 21° concorso enologico internazionale di Vinitaly, evento massimo dedicato al vino. Come dire molte le cantine isolane che crescono ma senza che emergano delle eccellenze. Per la cronaca le medaglie assegnate sono state 73, su quasi 3mila vini iscritti ufficialmente in gara. La manifestazione si è svolta alla Fiera di Verona dal 27 al 31 marzo, e, come di consueto, anticipa la esposizione che si svolgerà nella città scaligera da domenica 6 a mercoledì 9 aprile. A conquistare il massimo riconoscimento del 21° Concorso Enologico Internazionale con il Premio Gran Vinitaly 2014, la Cavit S.C. di Trento che ha ottenuto il maggior punteggio con due medaglie conseguite in gruppi diversi. Vini tranquilli, vini frizzanti e vini spumanti sono le tre categorie di classificazione dei quasi 3mila campioni arrivati da 30 Paesi, anonimizzati prima della competizione, e sottoposti al vaglio delle 21 commissioni di valutazione, presiedute da Giuseppe Martelli, direttore generale di Assoenologi e presidente del Comitato nazionale Vini del ministero dell’Agricoltura. Quindici le sessioni di lavoro per oltre 40 ore complessive di esaminazione che ha debuttato in formato digitale; una novità assoluta ed un importante investimento tecnologico voluti da Veronafiere e da Assoenologi che non trovano riscontro in altre grandi analoghe competizioni internazionali. I vini premiati dal 21° Concorso Enologico potranno fregiarsi di una speciale etichetta identificativa. Il Concorso Enologico Internazionale è organizzato da Veronafiere con il patrocinio della Commissione dell’Agricoltura e dello Sviluppo Rurale del Parlamento Europeo, dell’Union Internationale des Oenologues, nonché dei ministeri delle Politiche agricole alimentari e forestali e dello Sviluppo Economico. Ma vediamo la situazione nel dettaglio. Il Premio speciale “Gran Vinitaly 2014”: Cavit S.C. – Trento (Italia), che ha ottenuto il maggior punteggio in base a due medaglie conseguite in gruppi diversi. Ma vediamo l’elenco dei vini sardi che hanno ottenuto la Gran Menzione. Alcuni sono nomi nuovi del panorama enologico regionale (dalle Tenute Asinara di Cargeghe a Rau di Sassari, da Mora & Memo di Serdiana a Su Entu di Sanluri), altri sono nomi storici (da Contini di Cabras a Pala di Serdiana, alla Cantina del Vermentino di Monti). La Sella&Mosca ottiene ben due riconoscimenti per il Torbato, uno per il vino fermo e l’altro per il Brut. E uno per il Thilion (che in Sardegna si chiama Parallelo 41). “Siamo gli unici produttori di Torbato in Europa– dice Antonio Posadinu, direttore delle Relazioni esterne di Sella & Mosca – Il premio di Vinitaly, dunque, va alla particolarità di questo vino. E lo stesso Thilion è ancora a base di Torbato, in uvaggio con un vitigno internazionale, come il Sauvignon”. Soddisfatti i produttori sardi, pur senza medaglie. “Sono contento che abbiamo premiato i nostri rossi – dice Gioacchino Sini di Berchidda – Vuol dire che non sappiamo solo fare vini bianchi”. Contento anche Piero Delogu, appena nominato con l’ambito titolo di Cavaliere dell’Amarone: “Stiamo lavorando sodo– dice l’imprenditore di Ittiri– e in futuro vorremmo fare sempre meglio”. Non ha avuto premi, Tino Demuro di Surrau, ma è stato nominato Benemerito dell’enologia: “Una grande soddisfazione – dice- per me per quest’anno va bene così”.

* Nuova Sardegna

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