di Giacomo Ganzu
Nel solco della tradizione anche quest’anno il Circolo Culturale Sardo “Logudoro” di Pavia ha voluto solennizzare la Giornata internazionale della donna.
Quest’ anno però, a differenza della prassi consueta, si è pensato di celebrarla con un confronto tra donne sarde (le socie del circolo) e le donne lombarde, anch’ esse socie del circolo; il dibattito è stato introdotto dalla dottoressa Loretta Bersani.
La relatrice ha tracciato le origini della festa e il modo di celebrarla nei diversi Paesi, poi si è soffermata sulla figura della donna nelle varie epoche e nelle varie parti del mondo. Un vivace dibattito ha suscitato la domanda su come è cambiata la figura della donna nel tempo.
La considerazione sociale e quindi la collegata evoluzione della donna hanno conosciuto processi diversificati anche in un’isola come la Sardegna: zone di mentalità progressista hanno convissuto con zone assai arretrate per quanto riguarda le possibilità di emancipazione concesse all’ “altra metà del cielo”.
Diverse socie, nel raccontare e confrontare le loro non facili esperienze di “liberazione”, non sono riuscite a frenare la commozione.
La Giornata internazionale della donna, quest’anno, è stata inoltre collegata alla festa del papà (che per il nostro Paese coincide con la solennità di San Giuseppe, patrono della chiesa universale).
Questa decisione – ha dichiarato Gesuino Piga, presidente del “Logudoro” – nasce dalla necessità di rimarcare come l’uomo e la donna debbano avere pari diritti non grazie alle “quote rosa”, ma perché entrambi devono avere il diritto di poter competere a tutti i livelli senza pregiudizi.
La serata è poi proseguita in allegria allietata dal musicista sardo- pavese Antonio Giulio Putzu.