di Riccardo Sgualdini
Volti noti della musica, del teatro e della televisione chiamati a raccolta per la Sardegna colpita dall’alluvione dello scorso novembre. Sabato 31 maggio, a Cagliari, nello spazio dell’Arena Grandi Eventi di Sant’Elia, tiene banco “Sardegna chi_ama”, iniziativa ideata e diretta dal jazzista Paolo Fresu, fatta propria come progetto speciale dalla Fondazione Banco di Sardegna e organizzata dall’associazione culturale Dromos di Oristano. In programma una lunga serata di spettacolo, diretta dal regista Gianfranco Cabiddu, con un folto e prestigioso cast: tra gli artisti che hanno già assicurato – a titolo gratuito, naturalmente – la loro partecipazione all’evento ci sono Gianna Nannini (nell’occasione insieme al sassofonista nuorese Gavino Murgia), Raphael Gualazzi, Gaetano Curreri e gli Stadio, Afterhours, Paola Turci, Ornella Vanoni, Samuele Bersani, Patti Pravo, Ron, Cristiano De André, Alice, Lella Costa, Ascanio Celestini, Geppi Cucciari, Neri Marcorè, Piero Marras, Tazenda, Luigi Lai, Elena Ledda, Antonello Salis, Sikitikis, Menhir, Salmo, Lavinia Viscuso, oltre allo stesso Paolo Fresu e a Celso Valli, nel ruolo di arrangiatore e direttore musicale. Un ricco elenco, destinato probabilmente a crescere ancora nelle prossime settimane, cui si uniranno anche i contributi video di altri testimonial che hanno aderito al progetto ma che non potranno essere presenti: Giorgia, Elisa, Franco Battiato, Claudio Baglioni, Paola Cortellesi, Alex Britti, Alessandro Bergonzoni, Piero Pelù, Fiorella Mannoia, Caparezza, Nomadi, PFM. Sarà una vera e propria non-stop, il cui incasso verrà interamente devoluto a favore delle comunità coinvolte nel tragico evento che ha lasciato un pesantissimo bilancio: sedici vittime accertate, più un disperso, danni materiali, ambientali ed economici, in ottantadue comuni di sei province, quantificati ad oggi per oltre 650 milioni di euro. Le somme raccolte da “Sardegna chi_ama” verranno destinate agli interventi in favore delle sessantuno scuole danneggiate dall’alluvione. Un obiettivo che verrà perseguito anche attraverso le donazioni spontanee collegate a una possibile trasmissione radiofonica e televisiva su scala nazionale. La prevendita dei biglietti per l’evento del 31 maggio sarà aperta, invece, già dai prossimi giorni, presso il circuito Box Office e le filiali della Banca di Sassari. Intorno a questo solido fulcro, “Sardegna chi_ama” apre un vero e proprio cantiere creativo per la “ri-costruzione del futuro”. Un work in progress che contempla anche momenti di approfondimento e riflessione e che avrà nel sito www.sardegnachiama.it (e nei profili social collegati), attivo dai prossimi giorni, la sua casa su internet. In particolare nei giorni precedenti la serata di spettacolo del 31 maggio, è in programma all’Auditorium Tiscali a Cagliari un simposio per fare il punto sullo “stato di salute” del territorio. Lo scopo del convegno, con la direzione scientifica dell’ingegnere Alessandro Delpiano (direttore Settore Pianificazione Territoriale e Trasporti della Provincia di Bologna), è di fornire con un taglio divulgativo un quadro quanto più completo sulle cause e sugli effetti delle politiche ambientali e territoriali adottate in Italia, dalle amministrazioni statali e locali. L’iniziativa mira a essere di ampio respiro, per raccogliere intorno al tema la coralità dei punti di vista dei soggetti coinvolti a vario titolo nella tutela del paesaggio e nella pianificazione del territorio: esperti e ricercatori, attori istituzionali, associazioni ambientaliste e le varie professionalità che operano nel settore (dagli ingegneri agli architetti, dai geologi ai forestali). In via di ideazione, inoltre, due iniziative per connotare “Sardegna chi_ama” anche come collettore ideale di energie per un futuro migliore. Da un lato la raccolta di firme sul web intorno a un manifesto dal titolo “Territorio, bene universale”; dall’altro un cortometraggio che, attraverso gli appelli di testimonial e personaggi pubblici, veicoli un messaggio di cambiamento: lo sviluppo economico tragga forza dalla valorizzazione del paesaggio e dell’ambiente. Più in generale “Sardegna chi_ama” intende tenere aperte le porte a chi voglia partecipare a una rete di collaborazioni che si preannuncia vasta e qualificata. Oltre alla Fondazione Banco di Sardegna hanno già risposto all’appello di “Sardegna chi_ama” il Comune di Cagliari, la Banca di Sassari e Tiscali. Ma anche singoli professionisti o creativi, come il designer Beppe Chia, che ha ideato il logo della manifestazione ispirandosi ai bronzetti nuragici. La serata del 31 maggio è stata preceduta da altri cinque concerti sotto il marchio “Sardegna chi_ama” realizzati in diverse parti d’Italia con l’organizzazione di associazioni locali a Bologna, in Basilicata a Matera e Tito, in Veneto a Vigasio, in Puglia a Lecce, e sarà anticipata dal prossimo appuntamento in programma, il 26 marzo a Padova. “Il giorno dell’alluvione – racconta Paolo Fresu – mi trovavo a casa, a Bologna, con gli occhi incollati alle news della TV. Ho pensato immediatamente a un grande evento per l’isola devastata. Da consumarsi non sull’onda dell’emozione ma quando si dimentica, forse troppo in fretta”. “Sardegna chi_ama – aggiunge l’artista di Berchidda – nasce con il triplice obiettivo di recuperare soldi per le zone drasticamente colpite, riporre al centro dell’attenzione il ‘problema Sardegna’ e, non ultimo, intraprendere un più ampio percorso di riflessione sulle tematiche del rapporto uomo-ambiente, nella convinzione che la cultura sia il più efficace strumento di cambiamento dei comportamenti. La Sardegna dunque che non vuole chiedere l’elemosina ma che anzi si pone come soggetto propositivo e suggeritore per un ‘mea culpa’ sui temi ambientali e sul rapporto conflittuale con i nostri territori. Purtroppo non solo quelli sardi…”. “Se la musica e la cultura sono capaci di smuovere le coscienze in questo senso – conclude Fresu – queste acquistano un senso ancora più profondo, ritagliandosi un posto più definito nella società e dando forza al ruolo dell’artista come creativo reporter della realtà e suggeritore di nuovi percorsi. Ancora di più la ‘ri_costruzione’ delle scuole danneggiate dall’alluvione sarà il nostro progetto del futuro. Per un presente migliore”.