Al Chiostro del Carmine, a partire dalle ore 14.30 del 19 marzo prossimo, nell’ambito delle attività della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici di Oristano, si terrà un convegno internazionale dal titolo: “Interazioni culturali fra indigeni della Libye e fenici in Tunisia e fra sardi e fenici in Sardegna (Il caso di Monte Prama)”.
Il convegno, metterà a confronto gli studi sulla cultura libica e fenicia in Tunisia, con particolare riferimento al tema della lingua e delle scritture libiche e a quello della costituzione urbana attraverso il modello fenicio e le indagini sulla cultura sarda e fenicia in Sardegna, puntando sul tema della organizzazione sociale, alla base del complesso di Monte Prama. La cultura libica dell’entroterra del Golfo Neapolitano in Tunisia, è assodato che acquisisce dal mondo fenicio la scultura a rilievo, come documenta la protome taurina e la coppia di sfingi, guardiane di una tomba a camera libica, nella necropoli di Jbel Sidi Zid, così come la cultura sarda dell’entroterra del Golfo di Oristano, nella sub regione del Sinis, acquisisce dal mondo levantino, l’idea della grande scultura a tutto tondo, elaborata nelle officine locali di Monte Prama.
Il convegno, vedrà gli interventi di Intissar Sfaxi, dell’Université Marseille – Aix-en-Provence, che parlerà di “Langue et écritures libyques: intérêt – états des recherches”; sarà poi la volta di Mounir Fantar, dell’INP – Tunis, che si soffermerà su “Esquisse de réflexion sur la ville phénico-punique: quelques données linguistiques, historiographiques et archéologiques”; Quindi, toccherà a Paolo Bernardini e a Raimondo Zucca, della Scuola di Specializzazione-Nesiotikà, a trattare l’argomento dei giganti del Sinis, parlando di: “Monte Prama tra sardi e fenici”.