Francesco Pigliaru ha presentato ufficialmente la sua Giunta, dopo una riunione preliminare con i 35 consiglieri della maggioranza. Rispettati tutti i pronostici della vigilia dell’insediamento, con qualche piccola sorpresa: le donne in squadra alla fine sono cinque e non quattro; sei i professori universitari, a garanzia del requisito di competenza tanto caro al Presidente; non mancano nemmeno i profili di esperienza provenienti dai partiti. Tra i docenti in Giunta c’è innanzitutto Raffaele Paci, alla guida dell’assessorato alla Programmazione e Bilancio. Uomo di assoluta fiducia per il Presidente, è stato fondatore del Crenos assieme a Pigliaru e suo collega economista all’Università di Cagliari. Ai Trasporti va Massimo Deiana (Pd): è professore di Diritto della Navigazione presso la Facoltà di Giurisprudenza a Cagliari ed esperto di continuità territoriale tanto da essere stato chiamato anche da Cappellacci come consulente sulla materia. Il costituzionalista Gian Mario Demuro (Pd) va agli Affari Generali, mentre Paolo Maninchedda (Partito dei Sardi) ai Lavori Pubblici. Maninchedda è docente di filologia romanza all’Università di Cagliari. Dalla cattedra provengono anche Francesco Morandi (Centro Democratico), con delega al Turismo – professore all’ Università di Sassari – e Donatella Spano, professore ordinario al dipartimento di Scienze della natura e del territorio dell’ateneo sassarese, che assume la guida dell’Ambiente. Nella piccola pattuglia di politici, oltre a Maninchedda, unico ex consigliere regionale, c’è anche Cristiano Erriu (Pd), presidente dell’Anci Sardegna e sindaco di Santadi, che guiderà gli Enti locali e l’Urbanistica. L’assessorato dellaSanità va invece ad un tecnico, il presidente dell’ordine dei medici di Nuoro, Luigi Arru. Tra le donne viene confermata la delega alla Cultura e Istruzione a Claudia Firino, ricercatrice del Cnr indicata da Sel, quella al Lavoro a Virgina Mura, fino ad oggi alla guida della direzione regionale del Lavoro e in quota Pd, all’Agricoltura per Elisabetta Falchi, presidente di Confagricoltura in quota Rossomori, e infine quella all’Industria per Maria Grazia Piras, consigliera di amministrazione del Banco di Sardegna con un passato da direttore dell’Apisarda, Ersu e Provincia di Sassari.
“Sono molto soddisfatto della qualità di questa giunta: sono tutte persone serie e competenti, molto determinate a lavorare insieme per l’interesse di tutti”. Ha esordito così Francesco Pigliaru nella chiacchierata con la stampa subito dopo l’elenco degli assessori. Ancora: “Abbiamo di fronte tante emergenze, ma le affronteremo senza distogliere lo sguardo dalla visione complessiva, dal progetto per la costruzione del futuro”. Richiamando poi le linee guida del suo programma, Pigliaru ha detto: “Abbiamo la fortuna che alcuni temi, come gli interventi sull’edilizia scolastica o il Jobs Act per rivitalizzare il mercato del lavoro sono condivisi dal Governo nazionale, che agisce in parallelo”. Anche sul Patto di Stabilità Pigliaru è pronto ad agire subito: “Abbiamo già parlato con la direzione regionale delle Entrate e siamo d’accordo sul principio dell’allargamento del plafond di spesa ad una cifra adeguata all’accrescimento delle entrate. Il nostro agire sarà improntato alla lealtà istituzionale con un’interlocuzione nei tavoli tecnici di riferimento. Soltanto qualora dovessimo riscontrare delle immotivate resistenze attiveremmo anche il livello di interlocuzione politica”. Anche nell’ambito del bilancio, come in quello della spesa , Pigliaru richiama poi il principio di responsabilità istituzionale: “Staremo molto attenti a verificare come spendiamo i nostri soldi, oltre che a trovare margini di allargamento del vincolo: in questo avremo ancora maggior titolo a chiedere una revisione del Patto di Stabilità”.
Capitolo Ppr: “Ci metteremo subito al lavoro sul Piano paesaggistico, per renderlo uno un strumento più fruibile per le pubbliche amministrazioni, sempre tenendo conto del fatto che il paesaggio per noi è un bene irrinunciabile. Lavoreremo sul piano dell’assistenza tecnica e su quello dell’attuazione, con una buona legge Urbanistica, che incoraggi l’investimento di qualità”. A questo proposito, rispondendo a una specifica domanda su quale sarebbe stato il suo atteggiamento nei confronti degli investitori quatarini intenzionati ad approdare in Costa Smeralda, Pigliaru ha detto: “Abbiamo grande attenzione verso chi vuole investire in quest’isola rispettando le nostre scelte. E fra le nostre scelte c’è il paesaggio come elemento irrinunciabile”. Infine l’ultima promessa: “Cercheremo di portare la Sardegna –sul piano della qualità istituzionale- ad un livello analogo a quello delle migliori regioni italiane, nell’interesse di chi ci ha votato ma anche di chi non lo ha fatto”.