da FocuSardegna
“Da Itaca con amore – L’Odissea” è un adattamento in chiave contemporanea dell’Odissea di Omero. Il film sarà girato in greco antico e latino, sarà sottotitolato tramite “crowd sourcing” globale nelle lingue di ogni continente, sarà distribuito gratuitamente in tutte le scuole e università del Pianeta e, allo stesso tempo, sarà distribuito anche nei cinema, in televisione, online e su cd. L’avvio delle riprese della pellicola diretta da Malachi Bogdanov è previsto inizino tra settembre e ottobre di quest’anno e coinvolgeranno Stintino e la spiaggia della Pelosa per circa 25 giorni. «Consideriamo di coinvolgere le maestranze locali a vari livelli – ha aggiunto il regista – e ci sono circa 45 ruoli da ricoprire: 4 o 5 saranno quelli principali, una ventina quelli di primo piano, quindi quelli che rivestiranno parti minori e poi le comparse. Il film avrà una durata di circa un’ora e mezza». Per le riprese è stimato un costo di circa 650 mila euro. L’attività però sarà preceduta dalla preparazione degli attori che reciteranno in greco antico e in latino. E per questo, la produzione sta già prendendo contatti con docenti universitari e specialisti che forniranno una costante assistenza nella prima fase dell’elaborazione del progetto. Inoltre – è stato detto durante la presentazione – la produzione è anche al lavoro per la raccolta fondi necessaria all’attività di post produzione. «Siamo contentissimi che abbiate scelto il nostro piccolo paese per la realizzazione del film – ha detto la consigliera comunale con delega alla Cultura, Francesca Demontis – e il Comune è pronto a offrire la sua disponibilità. Sono convinta che questa pellicola contribuirà a far conoscere ancor di più Stintino a livello mondiale». Perché in Sardegna? Le ragioni che ci hanno spinto a scegliere di girare questo film in Sardegna sono molteplici. Sebbene questa sia la storia del greco Ulisse che torna alla sua isola natia dalla Guerra di Troia, per la maggior parte del viaggio il protagonista è alla deriva nel Mar Mediterraneo, lontano da tutto ciò che conosce. Per questo motivo la scelta di girare il film in Sardegna, e la scelta di Stintino come location principale hanno un senso; in particolare, la costa attorno a Stintino offre una varietà di ambienti differenti, da spiagge spettacolari e acque cristalline, a rocce, dirupi e baie alberate in posizioni appartate. La Sardegnaha anche una tradizione musicale direttamente riconducibile all’antica Grecia e dunque all’Odissea: di recente è stata messa in evidenza la relazione tra le Launeddas di Luigi Lai e lo strumento greco “oi aulòi”, che si dice accompagnasse i devoti al dio Dioniso nelle loro danze estatiche. Al momento il regista Malachi Bogdanov trascorre molto del suo tempo a Sassari, dove vivono anche la sua compagna, sarda, e sua figlia, sarda per metà e nata nella stessa città. Malachi ha anche più volte collaborato con artisti locali. Il produttore Simon M Woods è venuto in visita a Sassari per molti anni di seguito; in particolare ha anche presentato un cortometraggio alla prima edizione del Sardinia Film Festival, prima di trasferirsi a Sassari per sei mesi durante la produzione del film “La Mandragola”. Il supporto della compagnia di produzioni Bencast, delle compagnie teatrali, del Comune di Sassari, delle attività commerciali e semplicemente degli abitanti della città hanno fatto sì che la realizzazione di “La Mandragola” sia stata una fantastica esperienza. Allo stesso modo la disponibilità e la cortesia ora mostrate dal Comune di Stintino lasciano presagire un’esperienza altrettanto positiva. La Sardegnaè un’isola ricca di talento, a cui sarà una fortuna poter attingere per la realizzazione del nuovo film, e possiede anche l’infrastruttura necessaria ad ospitare un cast e una troupe internazionali. La nostra speranza è anche quella di poter lavorare al montaggio e al suono del film in Sardegna, in collaborazione con compagnie operanti sul territorio. Aspetto non meno importante è la ricchezza culturale, che fa della Sardegna un luogo in cui semplicemente si desidera trascorrere molto tempo. «La nostra località è spesso cartolina di eventi e documentari. Stintino – ha detto l’assessore al Turismo Angelo Schiaffino – è stata già altre volte protagonista in film, a esempio ne “I signori dell’estate” del compianto Filippo Canu, quindi negli anni novanta “Una notte che piove” di Gianfranco Bullo. E dopo una ventina d’anni, e ne siamo ben lieti, per il nostro paese è un ritorno alla cinematografia». «Il casting sarà fatto in Sardegna – ha aggiunto Carlo Dessì – inoltre tra maggio e giugno si provvederà anche alla composizione della crew. Siamo convinti inoltre dell’importanza che potrà avere, se si considera che il 90 per cento dei fondi sarà speso in Sardegna, con ricadute occupazionali e turistiche».