ORISTANO, NELLA SARTIGLIA DEI FALEGNAMI, DILUVIO DI PIOGGIA E DI STELLE – SOFFERTA DECISIONE DEI CAVALIERI, CHE COSTATATO L’INADEGUATEZZA DELLA PISTA, DECIDONO DI RINUNCIARE ALLE PARIGLIE


di Gian Piero Pinna

Per poter disputare con un minimo di sicurezza la Sartiglia dei falegnami, si è dovuto ricorrere alle maniere forti e in tutta fretta, è stato ricostruire il manto stradale con una nuova miscela di sabbia e aggregante, per rimediare al disastro della pioggia e della grandine caduta abbondantemente nei giorni scorsi e nella note. Una Sartiglia, bagnata ad intermittenza da una fastidiosa pioggia, che nel finale si è trasformata in vero e proprio diluvio, tanto che in via Mazzini, dopo la discesa del Capo corsa e della pariglia di testa di domenica, i cavalieri, hanno deciso di rinunciare all’esibizione, per la mancanza delle condizioni di sicurezza della pista e si sono limitati a sfilare davanti al pubblico. Comunque sia andata, nelle discese di via Duomo è stato lo stesso un successo per il Gremio dei falegnami, con 26 stelle conquistate; lo stesso numero dello scorso anno, ma con 4 discese di meno 78, invece delle 82 del 2013. La giostra comincia con un successo personale del capo corsa, Emanuele Colombino, che centra subito il bersaglio alla prima discesa, ovazione del pubblico e premio ricevuto dal presidente del Gremio, Francesco Cadoni. Riesce ad andare a bersaglio anche il capo corsa di domenica, Fabrizio Pomogranato, premiato da Guido Tendas. La terza stella, viene centrata da Claudio Tuveri, che bissando il successo di domenica, conquista la prima stella d’oro della giornata, che alla fine saranno cinque. Poi è il turno di uno dei gemelli Figus che scendono uno dopo l’altro, ma centra la stella solo Davide. Quindi, centro di Gianluca Mugheddu, che viene premiato dal Prefetto di Oristano, Vincenzo De Vivo. A seguire, Roberto Ponga, sesto successo della giornata, premiato dalla Massaia Manna, Valeria Cadoni. Alla ventesima discesa, centra il bersaglio Giancarlo Melis e stella d’oro anche per lui, seguito subito da Bernardino Ecca e Filippo Vidili, che conquistano rispettivamente la terza e la quarta stella d’oro. A rallegrare la manifestazione, un nutrito gruppo di supporter, piazzati sotto la stella, che coi loro coretti spiritosi e scanzonati, hanno accompagnato le prestazioni dei artiglianti, regalando una festosa atmosfera di carnevale. A fare centro, con la pioggia che cade a intermittenza regolare, sono Daniele Mattu, Salvatore Cappai, Elisabetta Sechi, Mauro Secci, Andrea Piroddi, Alessandro Orrù e Anthony Maccioni. In rapida successione, ci sono i centri di Marco Contini, Rodolfo Manni, Salvatore Pau, Federico Fenu e Alessio Piras. La quinta medaglia d’oro arriva con Paolo Faedda, quidi c’è da segnalare il centro del giovanissimo Paolo Sechi, alla sua prima stella conquistata in carriera e a seguire, i centri di Andrea Manias, Fabrizio Manis e Giovanni Serra. Nulla da Fare per su Componidori nella corsa allo stocco e quando scende il suo terzo aiutante in campo, Valentina Uda, la pioggia si trasforma in diluvio, manca anche lei il bersaglio, infine, benedizione con sa Pipia de Maiu di su Componidori, Emanuela Colombino e mentre la maggior parte della gente si rifugia da qualche parte, per cercare riparo dalla pioggia, il Corteo si avvia nella pista di via Mazzini. Dopo la discesa della pariglia del Componidori Emanuela Colombino e quella del Componidori di domenica scorsa, Fabrizio Pomogranato, che si sono esibiti in una evoluzione con tutti e tre i cavalieri in piedi sulla sella, la sofferta decisione dei cavalieri di rinunciare a correre per la scarsa sicurezza della pista, fortemente compromessa dall’incessante pioggia. 

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