di Cristoforo Puddu
Proprio mentre si celebrava il “rito” della tradizionale festa canora sanremese – in un tragico incidente stradale avvenuto a Zagarolo, via Valle del Formale, in provincia di Roma – è scomparso il cantante e autore poetico Francesco Di Giacomo.
L’artista, nato a Siniscola il 22 agosto del 1947, era l’eccezionale ed inconfondibile voce solista, dal carattere marcatamente tenorile, del gruppo Banco del Mutuo Soccorso e uno dei massimi rappresentanti, assieme alla PFM, gli Area, i New Trolls, gli Arti e Mestieri, i Goblin e le Orme, del rock progressivo italiano.
All’intensa attività artistica e collaborazioni musicali, si ricordano quelle dal sapore identitario ed etnico che hanno impreziosito il brano Tharros nell’album Vento del Deserto degli Indaco (1997) e il Gridu de Vittoria nell’album Kenze Neke dei Kenze Neke (2000), aveva affiancato la partecipazione a tre opere di Federico Fellini (Satyricon, Roma e Amarcord). Nella sua carriera artistica, iniziata nel 1969, ha pubblicato ben 25 album con il BMS (18 in studio, 2 live e 5 raccolte) ed 1 da solista. I lavori discografici del BMS e di Francesco Di Giacomo, tutti caratterizzati da ammalianti sonorità, melodie innovative ed atmosfere dal rock colto per i significativi contributi classici e contaminazioni mediterranee, offrono anche un mix di elaborati testi poetici, favolistici e metaforici di grande comunicatività. Di Giacomo e BMS sono stati protagonisti di indimenticate performance live di grande successo, oltre che in Italia (mitici i concerti sardi, a Cagliari), anche in Giappone, Messico e Argentina.
Francesco Di Giacomo, antidivo e profondo poeta di grande umanità, viveva stabilmente nella campagna romana e coltivava, da grande esperto e rivelandosi anche eccezionale docente per interessanti corsi culinari, la passione per le cucine regionali.
randissima voce !!!
GENIALE ,insieme al Banco mi ha dato tantissimo !