Le trasferte biancoblu rappresentano spesso la lieta e fortunata occasione di incontrare, in giro per l’Italia e l’Europa, importanti “pezzi” di Sardegna. Tanti gli emigrati che in passato hanno abbandonato l’Isola, legati però alla loro terra e a chi la rappresenta, sportivamente ma non solo, sul campo. Così è stato anche in Toscana, con i ragazzi di coach Meo Sacchetti ad esportare ancora una volta entusiasmo e positività, ad incontrare il circolo dei sardi di Pisa, a vivere una splendida giornata all’ombra della torre ma al forte sapore di Sardegna.
Fenomeno sociale. Proprio quest’ultimo mese ha consacrato la Dinamo Banco di Sardegna come fenomeno sociale, e non solo sportivo, sempre più dirompente. Ciò è dimostrato dai numerosi contatti rilevati sui canali di comunicazione attivati sui social network biancoblu, con la pagina Facebook ad attaccare la soglia dei 26mila mi piace, Twitter verso i 6000 e l’ultimo arrivato, Instagram, ormai prossimo ai mille followers. Richieste di biglietti per seguire la Dinamo a Sassari, in tutta Italia e in tutta Europa arrivano da ogni parte dell’Isola, da Bono a Ozieri, da Cabras a Dorgali, a testimonianza del fatto che tutti, con grande entusiasmo, vogliono sentirsi parte del progetto Dinamo. Così come sono sempre più gli inviti accettati dalla società e arrivati da scuole e società sportive che, gara dopo gara, vogliono vivere da vicino il mondo Dinamo. Ma sono soprattutto le visite sul sito interne ufficiale (www.dinamobasket.com) e i messaggi che quotidianamente arrivano direttamente alla società biancoblu, a far capire come, mai come in questo momento, la Dinamo sia apprezzata e amata non solo come squadra ma come condiviso patrimonio sociale e culturale della nostra terra e non solo, visto che sponsor e apprezzamenti, arrivano ormai da tutta Italia.
Ospitalità sarda. In quest’ultima occasione, ad accogliere la Dinamo, con tutto l’entusiasmo e la disponibilità possibile, il presidente del circolo Gianni Deias di Siliqua e il vice presidente Davide Mustaro di Nuoro. Un ringraziamento di cuore alla società del presidente Stefano Sardara, saluti, strette di mano e via ad una giornata made in Sardegna ma vissuta in Toscana. Bernadetta e Maria Luisa, gentili e preparate guide al servizio del gruppo sassarese, hanno fatto da ciceroni in giro per la città della torre, raccontandola nei particolari fra curiosità e monumenti come la cattedrale, il cimitero monumentale di piazza dei Miracoli e la famosissima “leaning tower”. Coach Meo Sacchetti ha ringraziato tutti a nome della società per l’ospitalità e l’invito, ha ricordato il forte legame che ormai da tempo lega alla Sardegna lui stesso e alcuni suoi giocatori, ha sottolineato la presenza in squadra di un sardo doc come Massimo Chessa e ha lasciato una dedica in lingua sarda, scritta di suo pugno, sul libro dei ricordi.
Circolo dei sardi. L’associazione culturale sarda “Grazia Deledda” nasce a Pisa 16 anni fa ed oggi si consolida e presenta come uno dei più grandi del mondo: attivi circa 250 soci con movimento complessivo che però ne coinvolge più del doppio. Gli associati arrivano da tutto il territorio isolano da Suni a Villanova Monteleone, ma ci sono anche diversi non sardi spinti dalla curiosità. L’associazione organizza spesso manifestazioni e iniziative durante tutto il corso dell’anno e vive l’apice delle sue attività nel mese di luglio con la “Festa della Sardegna”, evento giunto ormai alla 15^ edizione che in 10 giorni richiama oltre 10mila visitatori a Uliveto Terme. L’associazione “Grazia Deledda” ha omaggiato con un quadro la Dinamo che ha contraccambiato con un gagliardetto firmato da tutti i giocatori e dallo staff.
Cus Pisa. Dopo un ottimo pranzo conviviale consumato assieme ai rappresentanti del circolo “Grazia Deledda”, la Dinamo si è trasferita negli impianti sportivi del Cus Pisa per un incontro con le diverse realtà cestistiche della città. Il vice presidente del Cus Pisa, Stefano Gianfaldoni, ha salutato i biancoblu ringraziandoli per la presenza e la disponibilità dimostrata dallo staff e dalla squadra. Il Cus Pisa vanta ben 7000 iscritti, polisportiva fra le più grandi della Toscana, realtà che ben si sposa alla realtà sportiva pisana, città da 90mila abitanti e oltre 45mila studenti universitari che arrivano da ogni parte d’Italia, impegnati fra squadre di hockey, calcio a cinque, tennis, atletica leggera e, ovviamente, basket discipline che si praticano negli impianti di proprietà dell’Ateneo di Pisa. Manuel Vanuzzo e compagni non hanno lesinato foto, autografi e strette di mano, cimentandosi poi anche in una partitella per la gioia dei giovani cestisti toscani che hanno ricambiato con sorrisi e cappellini griffati Cus Pisa per tutti i biancoblu.
Palla al coach. «Porto a tutti il saluto del presidente Stefano Sardara che ha fortemente voluto organizzare questo incontro ma ha purtroppo avuto un impegno di lavoro e non si è potuto trattenere qui con noi – ha spiegato coach Meo Sacchetti -. Noi giriamo molto la Sardegna, perché vogliamo far conoscere i nostri ragazzi e il nostro sport a quante più persone possibile, giovani in primis. Il presidente della FIP sarda Bruno Perra ci ha confermato che anche grazie a queste attività il movimento cestistico ha avuto un incremento, ne siamo contenti – prosegue -. Ovviamente anche se qui non siamo in Sardegna e io non sono sardo, posso dire di apprezzarne e ormai conoscere i valori di questa terra. Per questo penso che proprio la Sardegna sia molto legata alla vostra terra, e credo che seguendo questa linea anche voi riuscirete a far crescere il movimento».