Dodici rappresentative opere pittoriche del maestro impressionista Angelo Fois (Bosa, 26 agosto 1910 – Roma, 28 novembre 1988) ritornano in Via Margutta, per la mostra collettiva “Atmosfere Contemporanee”, che si terrà dal 15 al 22 febbraio 2014 nella galleria “Il Mondo dell’Arte”.
La storica via di antica tradizione artigiana nel centro di Roma, nota per le gallerie d’arte e l’intensa attività creativa che l’animò negli anni Cinquanta e Sessanta, a cui l’artista sardo legò il suo nome di grande interprete dal vitale piglio talentuoso, ospita a Palazzo Margutta (via Margutta, 55) un suggestivo e interessante confronto tra espressioni artistiche e voci pittoriche, diverse per stili e generazione, che sintetizzano orizzonti culturali e problematiche interpretative dell’arte contemporanea. Oltre alle opere del maestro Angelo Fois – impreziosite anche dall’esposizione dello “sconosciuto” quadro a tema sardo, titolato Danzatori sardi (olio su masonite – cm. 30×23) – saranno in mostra i lavori di Cristina Basso, Arianna Cox, Giancarlo de Gennaro, Laura Piccininni e Roberto Salvatori; artisti dall’interessante e riconosciuta biografia artistica che danno vita ad uno stimolante confronto pittorico, caratterizzato da personalissime e significative ricerche “sulla diversificazione di tendenza” dell’arte moderna. Per l’occasione Renata Fois e Riccardo Ferreri, rispettivamente figlia e genero del pittore Angelo, hanno curato la pubblicazione di un saggio del critico Italo Evangelisti sulla figura artistica e umana del maestro impressionista di Bosa; il volume verrà donato ai visitatori nella giornata inaugurale della mostra. Angelo Fois, insignito per gli eccellenti meriti artistici anche con la Medaglia d’Oro del Senato della Repubblica, ha realizzato opere segnate dal colore della quotidianità e capolavori, legittimati dalla critica con riconoscimenti ufficiali, che figurano in importanti realtà museali italiane, degli Stati Uniti, del Messico e del Giappone. Nonostante ciò risulta essere un illustre sconosciuto ai più, sia nella sua natia Bosa che in Sardegna; crediamo fermamente meriterebbe almeno di una postuma ed iniziale riscoperta e rivalutazione artistica nell’area di origine della Planargia.
Li ho conosciuti, studiati, approfonditi, ammirati e presentati alcuni a Grenoble, con Mina Puddu ecc ecc e grazie a GMilena CMeloni…!
Dei capolavori!!!