Semestene sembra condannato all’estinzione in dieci anni: lo spopolamento delle zone interne è un tema di cui si è parlato tanto, ma ora ci sono le statistiche che propongono dati crudi e il destino identificato per Semestene potrebbe essere comune ad altri centri dell’isola, come Monteleone Roccadoria. Questo e altro nello studio “Comuni in estinzione”, effettuato dal Centro Regionale di Programmazione, condotto in collaborazione con l’Università di Cagliari. Obiettivo della ricerca: individuare le problematiche ed effettuare le proiezioni statistiche sugli anni entro i quali, presumibilmente, alcune decine di comuni sardi si estingueranno nel caso in cui non vengano attuati interventi adeguati.
Nel secondo gruppo in pericolo di estinzione demografica ci sono Padria, Giave, Montresta, Sorradile, Nughedu San Nicolò, Baradili, Soddì, Ula Tirso, Martis, e Armungia, il paese di Emilio Lussu. Per loro c’è più tempo, ma non troppo: tra i 21 e i 40 anni. Nella terza fascia ci sono i paesi che potrebbero rimanere senza gente nelle case e sulle strade fra 41 e 60 anni, sono: Borutta, Villa Verde, Anela, Esterzili, Aidomaggiore, Bortigiadas, Ruinas, Simala, Ardauli, Seulo, Villa Sant’Antonio, Asuni, Mara e Morgongiori.
Terzo gruppo, quello dei paesi che possono contare ancora su oltre 60 anni di vita: Ballao, Sini, Ussassai, Nughedu Santa Vittoria, Cheremule.