Le ACLI provinciali di Cagliari sostengono la campagna “Perché nessuno si perda” e invitano tutti a sottoscrivere il programma di 10 punti per combattere gli abbandoni scolastici e aiutare i giovani a entrare nel mondo del lavoro. La Sardegna, non è ancora in grado di offrire a tutti i giovani sardi la possibilità di un’educazione adeguata. Il ritardo rispetto alla media europea e il fortissimo divario territoriale si riscontra in tutti gli indicatori che rispecchiano istruzione, formazione continua e livelli di competenze. Questo problema dipende in larga misura dall’estrazione sociale, dal contesto socio-economico e dal territorio. Rispetto al“percorso di vita formativa” tra il 2004 e il 2012 la Sardegna non è riuscita a superare il divario con le altre regioni d’Europa. Inoltre, è aumentato il numero dei giovani che non studiano e non lavorano e si nota una certa stagnazione della formazione continua e una drastica diminuzione della partecipazione culturale. Per il Presidente delle Acli di Cagliari, Mauro Carta, le persone con livello di istruzione più alto hanno maggiori opportunità di trovare lavoro. Di solito coloro che sono più istruiti hanno un tenore di vita più alto, vivono di più e meglio perché hanno stili di vita più salutari e hanno maggiori opportunità di trovare lavoro in ambienti meno rischiosi. Inoltre, a livelli più elevati di istruzione e formazione corrispondono livelli più elevati di accesso e godimento consapevole dei beni e dei servizi culturali e, in generale, stili di vita più attivi.” Le forti differenze territoriali in termini di istruzione e formazione restano sostanzialmente invariate nel tempo. Considerando la quota di persone con almeno il diploma superiore (cioè l’indicatore principale utilizzato nei confronti internazionali per fornire una valutazione di base del livello di istruzione formale conseguito in un Paese), nel 2012 la Sardegna si attesta a circa il 47%, ossia 9 punti percentuali in meno della media italiana del 56% (fonte Istat). Il tasso di uscita precoce dal sistema di istruzione e formazione è particolarmente alto (oltre il 22%) in Sardegna, ma è soprattutto la quota di Neet (Not in employment, education or training), ovvero dei giovani sotto i 30 anni che non lavorano, non studiano e non sono coinvolti in corsi di formazione supera ormai il 45%, per contrastare questo fenomeno le Acli provinciali di Cagliari organizzano a partire dal 9 gennaio una serie di seminari per informare i giovani sulle opportunità di studio e di inserimento lavorativo.