Un lungo applauso ha sottolineato la decisione del Committee intergovernativo, preceduta dagli interventi dell’ambasciatore d’Italia in Azerbaijan, Giampaolo Cutillo, e di Patrizia Nardi, coordinatrice della Rete italiana delle grandi macchine a spalla e responsabile del progetto di candidatura. Con il successo straordinario ottenuto a Baku giunge a compimento un processo avviato nel 2005 con l’ambizioso progetto di messa a sistema delle comunità delle grandi macchine a spalla italiane: patrimonio inestimabile da salvaguardare, perché rilevante non solo sotto il profilo culturale, ma anche e soprattutto dal punto di vista sociale. I Gigli, la Varia, i Candelieri e la Macchina di Santa Rosa sono infatti espressione della profonda spiritualità di quattro comunità che, attraverso la devozione religiosa, rinnovano la propria coesione sociale e il proprio senso di identità. “Sono pienamente soddisfatto per questo risultato – commenta il sindaco di Sassari, Gianfranco Ganau -, è un fatto straordinario che premia la serietà del lavoro svolto e l’impegno profuso in tutti questi anni. È stata una fase straordinaria, in cui abbiamo operato sinergicamente con le altre tre città coinvolte nel progetto, Nola, Palmi e Viterbo. Un processo cominciato con la costituzione della Rete delle grandi macchine a spalla, proseguito con la sottoscrizione del protocollo d’intesa e suggellato con la candidatura che oggi è stata coronata dal riconoscimento ufficiale dell’Unesco. Le nostre città e le nostre amministrazioni – conclude -hanno dimostrato di essere vicine e di saper lavorare assieme per valorizzare storie e tradizioni profondamente simili. Adesso abbiamo il compito di mantenere e promuovere questo riconoscimento dell’Unesco che favorirà certamente la crescita delle nostre comunità”.
I CANDELIERI DI SASSARI PATRIMONIO DELL'UNESCO: LO HA DECISO IL COMITATO INTERGOVERNATIVO RIUNITO A BAKU IN AZERBAIJAN
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I candelieri sono una grande manifestazione storica della città, meritava questo riconoscimento