IL CIRCOLO "LA QUERCIA" DI VIMODRONE CELEBRA GRAZIA DELEDDA CON UNA CONFERENZA TENUTA DAL PROF. NICOLA TANDA E UN READING MUSICALE CON GIANLUCA MEDAS

in alto a destra Carlo Casula. A sinistra, Nicola Tanda. Sotto da sinistra: Massimo Congiu, Gianluca Medas e Andrea Congiu


di Gianni Demartis

Intendiamo ricordare la Sardegna nella nostra fanciullezza, ma soprattutto la saggezza profonda e autentica, il modo di pensare e di vivere, quasi religioso di certi vecchi pastori e contadini sardi che nonostante la loro assoluta mancanza di cultura, fa credere a un’abitudine atavica, di pensiero e di contemplazione superiore della vita e delle cose di là della vita. Da alcuni di questi vecchi ho appreso verità e cognizione che nessun libro mi ha rivelato più limpide e consolanti. Sono le grandi verità fondamentali che i primi abitatori della terra dovettero scavare da loro stessi, maestri e scolari a un tempo, al cospetto dei grandiosi arcani della natura e del cuore umano…. Con questa introduzione, e prendendo spunto da queste parole di Grazia Deledda, il Presidente del Circolo “La Quercia” Carlo Casula, da inizio alla conferenza e ai due giorni, 12 e 13 ottobre 2013, di “La Sardegna in piazza incontra Vimodrone”. Manifestazione organizzata in concomitanza con il centenario della pubblicazione del romanzo “Canne al Vento” e che si prefigge di far conoscere ai soci, agli amici e cittadini di Vimodrone, alcune sfaccettature della Sardegna, che se pur poco conosciute, deve essere motivo di orgoglio, soprattutto per noi sardi al di fuori della nostra terra. Ricordo di Fanciullezza e saggezza che sono ben raffigurate dagli autori nelle opere esposte nella sala dell’oratorio San Remigio. L’autore Gian Pietro Bernardini di Villamassargia, che nella sua arte rievoca forme e soggetti che hanno lasciato “orme silenti” nel tempo; Giovanni Fais di Sindia (socio del circolo La Quercia) che rappresenta la storia della Sardegna, partendo dal paleolitico fino ai giorni nostri, dando risalto anche a Grazia Deledda e al romanzo Canne al Vento; stampe e dipinti di Mariella Convertini, Nazzareno Bertucci per finire poi con una scultura di PierGiorgio Ballerani di Vimodrone, socio e amico del Circolo, al quale vanno anche i ringraziamenti per aver contribuito ad allestire la mostra. Un ringraziamento particolare anche al Presidente del Circolo Sardegna di Monza Salvatore Carta, per la disponibilità e alla fattiva collaborazione. A dare lustro alla conferenza è stato invitato il Prof. Nicola Tanda, esperto di Letteratura e di Filologia e docente per trentanni presso l’università di Sassari. Si è occupato della storia della letteratura in Sardegna approfondendo tra i primi il problema del bilinguismo e portando importanti contributi all’ azione di difesa e di valorizzazione del sardo e delle esperienze letterarie isolane. Membro di numerose istituzioni culturali nazionali e internazionali, ha contribuito in modo particolare alla realizzazione del progetto culturale del premio letterario “Città di Ozieri”, favorendo l’abbandono del monolinguismo logudorese e aprendo l’importante concorso di poesia a tutte le espressioni nelle diverse varietà linguistiche in uso in Sardegna. Prima di dare inizio alla conferenza, è stato proiettato un bellissimo video documentario su Grazia Deledda, mandato in onda da TV2000 per la serie “La selva delle lettere.Viaggio nella letteratura Italiana”. Immagini emozionanti dei luoghi, delle manifestazioni folcloristiche e suoni della musica sarda, che ricordano i luoghi dove la Deledda ha vissuto parte della sua vita. Il prof. Tanda oltre al riassunto del bellissimo romanzo, si sofferma sulla figura della scrittrice e gli innegabili meriti della stessa, per essere riuscita a realizzare il suo programma che prevedeva di fare “letteratura sarda” nonostante i “rischi letterari” cui andava incontro: La letteratura degli Italiani al contrario di quell’ omologante della Letteratura d’Italia, valorizzando l’apporto delle culture regionali dal Medioevo all’ Unità. Un vero peccato che la letteratura sarda non sia mai esistita nelle scuole, nonostante la Sardegna abbia vissuto le civiltà più importanti e che vanti come territorio, una straordinaria letteratura di testi in latino, sardo, catalano, castigliano e italiano…. Tra i vari ospiti in sala era presente anche il noto attore teatrale sardo GianLuca Medas, che domenica 13, ha dato vita alla rappresentazione teatrale del romanzo “Canne al Vento” nella piazza principale di Vimodrone. Accompagnato dalle suggestive note della chitarra classica di Andrea Congia e dal “magico” suono delle Launeddas di Massimo Congiu, GianLuca Medas ha proposto le storie delle vite, rinunce, desideri, pentimenti delle tre sorelle Pintor, Ruth, Noemi, Ester, discendenti da una famiglia nobile andata in rovina, e il servo Efix che con grande fatica riesce a conservare il decoro, coltivando l’ultimo podere rimasto. In passato una quarta sorella, Lia, era fuggita in continente ed Efix era stato involontariamente causa della morte del padre che cercava di fermarla. Morta anche Lia, torna alla casa materna Giacinto, suo figlio, un giovane dissoluto che manda in rovina le zie. Noemi, legata da un ambiguo sentimento al nipote, rifiuta le nozze con don Predu cui era stato venduto il podere. Efix, che si era allontanato dalla casa da lui creduta maledetta per sua colpa, vi fa ritorno e muore il giorno stesso delle nozze tra Noemi e don Predu, avendo ritrovato la pace. La bravura di Medas, la facilità e la passione con cui narra e descrive i personaggi del romanzo e i luoghi in cui sono ambientati, i magici suoni della chitarra e delle launeddas, trasportano idealmente in “quella Sardegna”, i sardi emigrati presenti in piazza, facendo ricordare loro emozioni e sensazioni di quella fanciullezza cui faceva riferimento Grazia Deledda.  Durante la manifestazione oltre ai classici prodotti tipici sardi, i cittadini di Vimodrone, i soci e gli amici del Circolo “La Quercia”, hanno potuto gustare la bontà e la prelibatezza delle castagne fatte arrivare appositamente per l’occasione da Belvì, dove i fratelli Vacca da anni producono e curano con passione i loro castagnetti, accompagnate naturalmente dal buon vino rigorosamento Sardo….

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