di Marco Porcu
Un accostamento d’arte straordinaria: quella fotografica che immortala le immagini di persone e cose in movimento, cogliendo l’attimo fuggente irripetibile, possibile solo all’occhio meccanico o elettronico, freddo e inesorabile, di una macchina fotografica. L’arte pittorica, potrà riprendere quelle immagini a posteriori, riportarle sulla tela arricchendole di colori, dando al ritratto calore proprio dell’essere umano, con le sue grandi passioni, come l’amore e l’odio.
In questo appassionante connubio, i due artisti con le loro opere, raccontano la loro terra d’origine, la Sardegna di oggi e di ieri, personaggi, cose, ambiente, architettura, paesaggi, danza, sono i soggetti scelti da Ignazio Vacca e Gian Franco Cau: il primo, con sensibilità riesce ad impressionare la pellicola cogliendo l’attimo propizio fuggente, il secondo trasferendole sulla tela con grazia e passione, utilizzando colori caldi, armonici, tanto da farle sembrare vive, figure che faranno parte di una famiglia, come cose di casa.
Due sardi, due artisti, che hanno fatto una scommessa vinta da entrambi, regalando al mondo la loro performance artistica, per il piacere visivo, ancora di più per quello interiore e sentimentale degli amanti del bello contro l’utile.