Una giornata indimenticabile. Un susseguirsi di emozioni straordinarie. L’ascesa all’ altopiano con gli amici del CAI di Vimodrone che ci guidano lungo i sentieri del bosco e i colori bianco e rosso, come le mostrine dell’uniforme della Brigata Sassari, dipinti sugli alberi a indicarci la via. L’arrivo in quota e la vista delle croci nel cimitero di Casoria che ti spezzano il cuore. La frenesia di conoscere tutti i ragazzi che hanno perso la vita che si trasforma quasi subito da semplice curiosità in un commovente abbraccio. Tanti nomi, tanti Comuni della Sardegna incisi nelle croci, e quelli mancanti sono rappresentati dalla scritta “Ignoto”. Le due canzoni degli amici del CAI e l’Ave Maria in Sardo cantata da noi per rendere onore ai caduti, mentre una nuvola ci avvolgeva tutti insieme…. Riprendiamo il cammino e raggiungiamo i luoghi, dove si svolse la battaglia. Provo a immaginare lo scenario della guerra e non vedo e non sento niente, è una strana sensazione, non riesco neanche a immaginare o sentire i mortai, le bombe e le mitragliatrici…. Silenzio totale. Silenzio totale anche quando ho camminato nelle trincee, ma avvertivo e sentivo la presenza dei soldati e mi sembrava di vederli. Anche qui, una nuvola ci avvolge come a volerci far concentrare l’attenzione solo in pochi metri di trincea, coprendo tutto il resto della montagna. In quegli istanti ho avuto la sensazione che quei ragazzi mi guardassero negli occhi e mi chiedessero il perché loro si trovavano li… domanda alla quale non ho saputo rispondere. In pochi istanti ho appreso, capito e provato cose che neanche i migliori libri di storia riescono a insegnarti e che mi porterò per sempre nel mio cuore…. Anche la discesa a valle è ricca di forti emozioni e sensazioni. La concentrazione sul sentiero per evitare sgradite cadute, non m’impedisce di pensare a quei ragazzi, anzi ho come la sensazione che stiano venendo giù insieme con noi. Finalmente raggiungiamo una strada bianca che ci permette di scendere a valle più tranquillamente. Anche qui in pochi istanti, ho un brivido che mi passa per il corpo…. davanti agli occhi vedo centinaia di alberi altissimi, diritti e allineati come se volessero rappresentare un battaglione di soldati schierati per renderci gli onori, e stranamente non avverto più la presenza dei “ragazzi” che ci avevano accompagnati fino ad un istante prima, come se ci fossero passati davanti per schierarsi e darci l’ultimo saluto…. Arrivati a fondo valle non posso non voltarmi e guardare la cima della montagna per rivolgere l’ultimo pensiero a loro che rimarranno per sempre lassù, mentre mi ritorna alla mente una canzone che cantavo quando ero militare e della quale solo ora ne apprezzo interamente il contenuto: A chi cade combattendo, Dio concede sorte bella, di volare lieve lieve, tra una nuvola e una stella, in quell’angolo di cielo, riservato a tutti “Voi”, dove vivono in eterno, Santi, Martiri, EROI!!!! Mi piace pensare che quell’angolo di cielo sia proprio li, sul Monte Zebio….
UNA GIORNATA INDIMENTICABILE: L'ASCESA SUL MONTE ZEBIO PENSANDO AI CADUTI DELLA BRIGATA SASSARI CON I SOCI DEL CIRCOLO "LA QUERCIA" DI VIMODRONE
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