Il Gremio, in occasione del suo 65° anniversario (1948-2013), organizza con la collaborazione della FASI (Federazione delle Associazioni Sarde in Italia), della Cineteca Sarda – Società Umanitaria e della Cineteca Nazionale, una serie di proiezioni e dibattiti con i registi, a partire da questo mese e per tutto il 2014, all’interno della rassegna Incontro con il Cinema Sardo, presso il Cinema Trevi.
Programma a cura di Franca Farina. Ingresso: € 4, ridotto € 3, gratuito per i soci de Il Gremio
giovedì 17
ore 17.00 Senza ferro di Giuseppe Casu (2009, 53’)
Antonio, ormai settantunenne, si dedica completamente alla vita della sua atipica scuderia: il Giara Club. Qui da circa trent’anni realizza il suo sogno d’infanzia, far correre i bambini sui cavallini selvaggi della Giara. Rivive ogni giorno i successi e le delusioni di quando lui era cavaliere alla Sartiglia, la grande festa equestre di Oristano, mentre i giovani crescono e si responsabilizzano. Ruotando intorno alla storia di Antonio, raccontata da lui stesso, viviamo dall’interno la vita quotidiana al Giara Club: la sua particolare forma di autogestione, le iniziazioni, gli allenamenti, i viaggi, in un intreccio continuo con la tradizione plurisecolare della Sartiglia. Il documentario è stato selezionato per la XV Rassegna Internazionale di Film Etnografico di Nuoro.
ore 18.00 Manca solo il mare di Cristina Agostini e Giuseppe Casu (2010, 41’)
Questo documentario cerca di raccontare un quartiere periferico di Roma attraverso lo sguardo di alcuni dei suoi abitanti. Tor Bella Monaca, come la conosciamo oggi, nasce da un progetto di edilizia popolare all’inizio degli anni Ottanta. Quelle case sono state assegnate a persone con una forte difficoltà economica e fisica e questa nascita forzata ha creato una situazione esplosiva. Dopo quasi trent’anni s’inizia a intravedere la presenza di un labile tessuto sociale.
ore 19.00 L’amore e la follia di Giuseppe Casu (2012, 60’)
Manlio, ottantaduenne, cominciò a lavorare come cronometrista nella miniera di San Giovanni, nel Sulcis Iglesiente, all’età di quarant’anni, dopo aver lasciato l’insegnamento. Figlio di minatori, il sessantunenne Silvestro, invece, cominciò a lavorarvi a ventitré anni. Le strade dei due uomini si intrecciarono nel 1992 quando insieme, piazzando dell’esplosivo all’ingresso, si barricarono nella miniera per scongiurarne il pericolo di chiusura. Vent’anni dopo quella singolare protesta, con la miniera ormai definitivamente chiusa, Manlio e Silvestro hanno ancora un messaggio da trasmettere. Il documentario L’amore e la follia è stato presentato al Torino Film Festival.
Ore 20.45 Incontro moderato da Alessandra Peralta con Cristina Agostini, Giuseppe Casu, Giulio Latini, Antonio Maria Masia. Segue un brindisi
venerdì 18
ore 17.00 “Santu Jorgi, su mori” San Giorgio, la via di Simone Contu (2010, 59’)
Sulla via, le tracce e i sentieri che intorno all’anno Mille portavano San Giorgio da Suelli nel cuore selvaggio e indomito dell’isola nell’isola: l’Ogliastra e le Barbagie. Percorso ricostruito attraverso i ricordi, i racconti, i sogni e gli aneddoti degli anziani pastori transumanti e dei devoti del santo. Innervata al viaggio una riflessione sul senso più profondo del cammino di pellegrinaggio: viaggio da te al tuo stesso cuore, immerso in una natura e paesaggi incontaminati, testimoni di una bellezza specchio dell’amore di Dio.
ore 18.00 Interviste dedicate alla figura di Vittorio De Seta di Simone Contu (2008, 60’)
Una serie d’interviste in cui si raccolgono riflessioni, ricordi e testimonianze sull’attività di Vittorio De Seta in Sardegna, realizzate da Contu come consulente scientifico per il Centro di Documentazione di Orgosolo e del Supramonte, in una sezione dedicata alla figura del regista calabrese e alla sua cinematografia.
ore 19.00 Treulababbu di Simone Contu (2013, 104’)
Da che mondo è mondo, i grandi sono convinti che senza di loro i bambini non potrebbero capire le cose del mondo. Invece, se qualche volta i grandi non ci fossero, la vita dei bambini sarebbe meno complicata. Ma in Sardegna, nella terra dei Nani e dei Giganti, il Destino, o chissà chi, difende i bambini presso il tribunale degli adulti. È così che due bizzarri poliziotti dall’insolito accento “del nord”, sulle cime del Gennargentu, insegnano al piccolo Efisio che non sempre la ragione è quella dei padri, mentre due sarcastici e irriverenti nanetti, durante un avventuroso viaggio notturno, restituiscono al ribelle Vincenzo il diritto di sognare e sentire il mondo col suo cuore di bambino.
Ore 20.45 Incontro moderato da Alessandra Peralta con Simone Contu, Antonio Maria Masia. Segue un brindisi