di Cristoforo Puddu
Le mitiche e vecchie Littorine che percorrono e, anche se ansimanti, collegano Sassari a Sorso e ad Alghero andranno in meritata pensione nell’arco di un anno. La Regione ha già avviato la procedura, con un iter rapido, per l’acquisto di quattro treni che sostituiranno le vecchie carrozze, divenute negli anni causa di continui disagi per i pendolari del sassarese; intanto si sta predisponendo gli atti per l’elettrificazione dei diversi tratti, con un conseguente miglioramento di servizio anche verso Alghero aeroporto.
La leggendaria Littorina, automotrice leggera fabbricata dalla Fiat produzione ferroviaria ed impiegata in numerosi tratti isolani delle linee secondarie, è legata soprattutto ai ricordi dei non più giovani (Da studentelli primi anni ’70, sulla linea ferroviaria a scartamento ridotto della Macomer-Nuoro, si fantasticava anche su un “improbabile” attacco indiano, stile Far West; nell’eventualità si era concordato un piano studentesco di difesa che prevedeva il lancio simultaneo e liberatorio di tutti i testi di matematica e di sintassi latina, verso gli assedianti… ).
La Littorina, nome popolare coniato dalla propaganda fascista -il duce Benito Mussolini viaggiò a bordo di una automotrice Fiat Alb.48, per raggiungere Littoria (oggi Latina), in occasione del discorso inaugurativo del 18 ottobre 1932- e mai ufficializzato dalle Ferrovie dello Stato, nonostante la popolarità del termine. Altri tipi di automotrici, definite sempre “littorine”, oltre che dalla Fiat furono realizzate anche dalla Breda, Ansaldo, OM e destinate a risollevare le sorti e la competitività delle linee secondarie.
In Sardegna è sempre più crescente l’interesse verso la storia delle ferrovie -attività che ebbe inizio nell’Isola nel 1860, con la costituzione della Compagnia Reale delle Ferrovie Sarde (italo-inglese)- e da più parti, incluse associazioni culturali del Marghine, si auspica la nascita di un museo ferroviario a Macomer, centrale ed antico snodo della comunicazione tra il nord e il sud. Una preziosa testimonianza sulle ferrovie sarde è già assicurata dal Museo ferroviario sardo di Cagliari (Stazione FS, Via Sassari, 24) e dal Museo delle Ferrovie della Sardegna di Monserrato (Via Pompeo), inaugurato nel 1997 e sorto grazie al contributo dell’Ente Sardo Industrie Turistiche.