di Riccardo Sgualdini
Seconda serata, a Mogoro (OR), per la quindicesima edizione del Dromos Festival. Domani (domenica 28) alle 22 nella piazza del Carmine è protagonista il pianista cubano Roberto Fonseca. Alla testa della sua band – Joel Hierrezuelo (percussioni e cori), Jorge Chicoy (chitarra elettrica), Ramsés Rodríguez (batteria), Yandi Martínez (basso), Cherif Soumano (kora e tama) – il virtuoso dell’Avana presenta il suo ultimo album Yo, espressione del più moderno jazz cubano e internazionale, ma con persistenti contaminazioni con l’elettronica e con sonorità della musica caraibica e africana.
Per Fonseca si tratta di un ritorno sui palchi di Dromos. Il pubblico del festival aveva già avuto modo di apprezzare un suo memorabile concerto nel 2009. Niente di sorprendente in realtà: l’artista, classe 1975, è ormai considerato uno dei musicisti più talentuosi e carismatici della Isla Grande, per uno stile che unisce ritmo e forti emozioni e per un rapporto viscerale con la musica che, attraverso una fisicità prorompente, trasforma il pianoforte in uno strumento a percussione e ogni concerto in una festa.
L’esibizione di Roberto Fonseca chiude la due giorni a Mogoro coincisa con l’inaugurazione della “Fiera del Tappeto e dell’Artigianato Artistico della Sardegna”, la manifestazione organizzata dal Comune, quest’anno alla sua cinquantaduesima edizione.
Lunedì (29) il festival si sposta a Oristano per l’inaugurazione, alle 19, delle due mostre curate dal critico Ivo Serafino Fenu a cui Dromos affida, come da tradizione, la missione di generare le suggestioni intorno al tema su cui fa perno l’intero cartellone. Ecco così due allestimenti prodotti e ospitati dalla Pinacoteca Comunale “Carlo Contini”: “Rosso Wagner e altre crisi”, una personale del pittore Salvatore Garau, e “Mattatoio”, mostra fotografica di Gianluca Vassallo.
In serata, alle 20 nel Chiostro dell’ex Asilo Sant’Antonio, secondo appuntamento con Tempo creativo, la rassegna di incontri letterari curata dall’associazione Luna Scarlatta all’interno del Dromos Festival: protagonista Simone Lenzi, al centro di un incontro e di un reading sulle note di Michele Sanna alla chitarra. Classe 1968, scrittore (dal suo romanzo d’esordio, “La generazione”, Paolo Virzì ha tratto l’anno scroso il film “Tutti i santi giorni”), voce e autore delle canzoni del gruppo rock Virginiana Miller, l’artista livornese è intervistato da Cristiano Sanna Martini, giornalista di Tiscali Notizie e a sua volta musicista.