Il 19 luglio prossimo con inizio alle ore 20,45 quinto appuntamento de Il Giardino dei libri, con la presentazione dei libri Boati di solitudine di Bruno Furcas e Salvatore Bandinu (Arkadia Editore) e Un mondo a parte di Bruno Furcas (Arkadia Editore).
Le letture di brani delle opere sarà a cura di Sara Giglio, mentre dialogherà con gli autori Maria Furcas.
Come per gli altri appuntamenti il profumo delle pagine in fiore, avvolgerà il Giardino del Centro Servizi Culturali UNLA di Oristano. Nel primo racconto, Boati di solitudine, si parla di Filippo, giovane disadattato, alla ricerca di un “nido”, di un luogo sicuro dove poter trasformare la sua natura difficile in qualcos’altro. Alle prese con le strutture specializzate e con un gruppo di educatori, il ragazzo si scontrerà con problemi più grandi di lui. Nel secondo racconto la descrizione asciutta, disarmante, della galassia carceraria minorile, con i suoi ritmi, le sue regole, i suoi controsensi. Un libro scritto a due mani, che contiene due storie apparentemente diverse, ma con il comune denominatore della solitudine, della sofferenza dei protagonisti e della dolorosa impotenza e inadeguatezza della nostra società nel dare una risposta. Un romanzo doppio, come doppi sono i binari di narrazione, il cui fine è quello di far riflettere su uno spaccato poco conosciuto della nostra realtà. Carceri, case famiglie, rieducazione, reinserimento, reintegrazione, elementi che entrano in cortocircuito nelle pagine di questo romanzo, in un turbinio di domande e dubbi che non hanno la pretesa di divenire risposte e verità.
Nell’altra opera di Bruno Furcas, Un mondo a parte, il protagonista è Ninni, un ragazzo affetto dalla nascita da una forma molto grave di autismo, la cui vita sociale è fortemente compromessa da questo disturbo. Dovunque scombina certezze, inonda di dubbi e destabilizza equilibri. Inizialmente, neppure la scuola sa rispondere al suo bisogno di attenzione, amore, rispetto, amicizia, appartenenza, affetto. Così, nel silenzio del suo disagio, è costretto a superare enormi ostacoli. Alcuni di questi nati dalle sue difficoltà personali, altri costruiti cinicamente e senza pietà dalla società. Quando viene iscritto alle medie, tutto sembra congiurare per relegarlo ai margini, per impedirgli di stare appieno dentro il mondo. La cultura dominante, l’ignoranza, l’insipienza, sono tutti fattori che concorrono a designare un triste scenario, ma ecco, quando le speranze sembrano perdute, Ninni incontra un gruppo di persone
straordinarie. Grazie alla loro determinazione riesce, con enormi difficoltà, ad appropriarsi finalmente di un barlume di esistenza. Educatori, insegnanti, compagni, combattono una battaglia mai scontata, consapevoli di non aver fatto nulla di eroico, ma semplicemente lottato per affermare il diritto di Ninni a una vita dignitosa. Un romanzo denso di amore, di altruismo, di ferrea volontà, che lancia un messaggio ben preciso, che va al profondo del cuore di tutti.
Uno degli autori, Bruno Furcas, è nato nel 1963 a San Nicolò Gerrei, laureato in Lettere Moderne presso l’Università di Cagliari, si è sempre occupato del recupero di adolescenti con problematiche esistenziali e di devianza. Attualmente opera nell’ambito dell’integrazione e socializzazione di alunni minori in situazioni di grave svantaggio. Ha partecipato con un racconto all’antologia Made in Sardinia (Cuec 2009). Per Arkadia Editore sono usciti: Diversamente come te, scritto con Andrea Cossu (2009); Boati di solitudine, scritto con Salvatore Bandinu (2010); La favola di Duck, riduzione in fiaba del romanzo Diversamente come te, anche questo scritto con Andrea Cossu (2010); nel settembre 2011 esce il romanzo Un mondo a parte, ambientato nel difficile universo dell’autismo. Nel 2012, sempre con Arkadia, con Salvatore Bandinu, ha pubblicato il saggio-racconto, illustrato, I dolori del giovane Bullo, che ha inaugurato la nuova collana Paideia. L’altro autore che si presenta al Giardino dei libri, è Salvatore Bandinu, nato a Cagliari nel 1969, ha lavorato come docente di educazione fisica e per tre anni ha prestato servizio presso l’Istituto Penale Minorile di Quartucciu. Dal 1995 lavora come animatore socioculturale e psicomotricista presso un servizio educativo territoriale per minori con gravi problemi. Specializzatosi nell’ambito della disabilità, lavora dal 1996 come idrochinesiologo e come istruttore di nuoto e attività motorie per minorati della vista. È anche autore di monografie tematiche. La prima, Acquaticità, motricità e minorazione visiva, del 2009, la seconda La psicoacquaticità: esperienze d’acqua nella primissima infanzia, del 2010. Con Arkadia ha pubblicato Boati di solitudine (2010), scritto insieme a Bruno Furcas, e il saggio Sotto i ponti di Yama. Calcutta: il lato oscuro dell’India moderna (2012). Sempre nel 2012 con Arkadia ha pubblicato con Bruno Furcas il saggio-racconto illustrato I dolori del giovane Bullo, inaugurando la nuova collana Paideia.