L’associazione Culturale PARIS ha appreso con gioia che alcuni ragazzi hanno espresso la volontà di affrontare il loro esame finale in lingua sarda.
Un ragazzo di Cagliari, Riccardo Laconi, vi è riuscito sostenendo l’esame di 3° Media in lingua e ricevendo i complimenti di moltissime persone che si battono da anni per la difesa della nostra identità culturale e per la diffusione della lingua sarda a tutti i livelli nella nostra società
A Elisa Melis, una ragazza di Talana di 18 anni, che frequentava la quinta classe all’istituto Alberghiero di Tortolì, invece, non è stato permesso di parlare in lingua sarda di storia della Sardegna, della storia degli Arborea e forse anche di quella Eleonora che ha scritto in lingua sarda la Carta de Logu, la costituzione del Regno.
E’ stata la presidente della Commissione, la quale afferma di non conoscere il sardo, ad impedire all’alunna di esporre in limba le proprie conoscenze.
Probabilmente è una presidente che conosce bene l’italiano, il francese, l’inglese e chissà quali altre lingue e avrà ascoltato con religioso rispetto le esposizioni in tutte le altre lingue, comprendendo bene il significato profondo delle interrogazioni degli alunni che si saranno espressi, di sicuro, ora in italiano, ora in francese, ora in inglese, ma forse anche in tedesco o in spagnolo.
Dispiace constatare che tale presidente che avrà capito tutte le esposizioni nelle rispettive lingue straniere, non si è invece sforzata di capire un’interrogazione in lingua sarda, nella lingua dei nostri avi, nella lingua del nostro popolo.
E’ una grave mancanza di rispetto per la nostra terra, per la nostra lingua e cultura, per la nostra Sardegna dove questa presidente vive e opera in aperto contrasto e chiara ostilità dell’ambiente culturale e identitario da cui è circondata.
Ma ciò che dispiace di più è l’aver frenato, scoraggiato, osteggiato il pio e legittimo desiderio di una giovane che voleva confrontarsi agli esami con la lingua della sua comunità.
Perciò l’Associazione Culturale PARIS, in collaborazione con l’Agriturismo Palai di Ollolai, intende invece non solo incoraggiare i ragazzi che desiderano sostenere gli esami in lingua sarda, ma anche premiarli con un fine settimana gratis presso l’Agriturismo Palai di Ollolai dove saranno ospiti con i rispettivi genitori e dove avranno la possibilità di incontrare persone che parleranno in lingua sarda di qualunque argomento, dalla storia alle scienze, dall’italiano alla matematica, dalla filosofia all’astronomia, all’arte e alle lingue straniere.
Quest’anno i giovani che ufficialmente hanno desiderato esprimersi in lingua agli esami sono ufficialmente due, ma di sicuro ce ne sono altri e, se lo vorranno, saranno ospitati gratis per un fine settimana.
Speriamo che l’anno venturo siano molti di più.
L’Associazione Culturale PARIS e l’Agriturismo Palai per ora hanno pensato a questo genere di premio di incoraggiamento per i giovani che vogliono sostenere gli esami in limba, mentre per il futuro studieranno altre forme di concreto ed effettivo sostegno finchè la lingua sarda non supererà in modo definitivo gli esami di maturità.
Si sta anche pensando di individuare in ogni scuola un referente che possa far da interprete, tradurre quindi dal sardo all’italiano quando se ne presenti la necessità, in modo da non creare imbarazzo e difficoltà durante gli esami nè agli insegnanti o presidenti di commissione che non conoscono la nostra lingua, nè ai giovani che invece in lingua sarda desiderano con orgoglio esprimersi durante l’attività didattica.
Intanto invitiamo Riccardo e Elisa a venire all’Agriturismo Palai di Ollolai per trascorrere gratuitamente un fine settimana, mentre per chi fosse interessato a mettersi in contatto con l’Associazione PARIS o l’Agriturismo per sostenere queste iniziative o per usufruire del fine settimana gratuito, può telefonare ai numeri 333 3864516 o 338 1582784 o scrivere a: agriturismopalai@libero.it
a Toninu Bussu, s’autore de custu artículu: tottu zustu su chi contas. peroe pro itte no comentzas tue etottu a dare s’essempru iscriende in sardu? a menzus bider. d
A Dàvide Mulas
Si podiat iscrìere puru in sardu. E si podet galu fàghere.
Non b’est perunu problema.
Pro como l’amus iscritu in italianu, ma si ti leghes totus sos articolos chi apo pubblicadu in custu jassu e in sos àteros, sunt pro s’80% in limba sarda.
Duncas credo chi esèmpios de iscritura in limba nde apa dau medas.
Si tando cheres arresonare de temas in sardu, comente atzinnamus in sa proposta, bastat a comintzare e nois semus dispostos a sighire cun piaghere.
A menzus bìere!
Tonino