di Gian Piero Pinna
“Sono nato a Oristano – ci dice il grande chitarrista – ma a 22 anni ho cominciato a fare il musicista di professione e quindi sono dovuto andare in giro per il mondo. Io amo Oristano, la tanto vituperata Oristano, è una cittadina che ha un fascino unico, una bellezza tutta sua, basta lasciar parlare i muri, farti raccontare le storie antiche, leggendarie o semplici. Ogni tanto torno per brevi periodi e mi commuovo quando passeggio nel centro storico. Penso che sia giusto e “furbo” mantenerci stretto ciò che è nostra tradizione. Nel resto del mondo fanno così, solo noi Italiani pensiamo che moderno sia bello, infatti siamo additati come “poco furbi”.
Eppure nonostante io stia facendo bene negli Usa, non mi vogliono proprio far suonare a Oristano, non mi scrivono due righe su un giornale, nulla!
Oristano non cambierà mai, maltratta sempre i suoi figli che combinano qualcosa di buono, ma quello che non mi aspettavo, è che in un blog di Tiscali, dovessi subito un duro attacco da parte di un individuo carico di rabbia e di livore nei miei confronti”. Dopo un attimo di pausa per non dire cose che potrebbero essere assai pesanti per una persona educata come lui, riprende che “Essere disprezzato con rabbia e livore da chi ignora che in Italia ho collaborato con Giorgio Strehler, è per me un grande onore, significa che sto facendo bene e che appartengo a ben altra categoria”.
Indirettamente sono entrato anche io, come estensore dell’articolo, nelle invettive di questo oscuro personaggio, che probabilmente farebbe meglio a tenere ben chiusi i suoi pensieri all’interno del proprio tugurio mentale: nel suo delirio ha sottolineato che mi dovrei vergognare di scrivere di Marco Pinna, affermando in uno sgrammaticato italiano “NOI CHE NON CONOSCIAMO “A” MARCO PINNA”.
Ma in definitiva, questo individuo, che voleva? Chiedo ancora a Marco Pinna: “ Lo ignoro, io ho un visto di permanenza negli Usa per straordinarie capacità artistiche e secondo quel personaggio, gli Americani danno a vanvera e a chiunque questo tipo di visti?, in questo caso, sarò costretto a far presente all’Establishment Statunitense che tale Brunofabio di Sardegna, si è svegliato e ha deciso che gli Americani sono dei deficienti idioti, sicuramente ascoltando la sua illustre opinione cambieranno immediatamente le regole, gli manderanno una lettera di scuse ufficiali e gli offriranno anche il visto per straordinarie capacità letterarie. A questo signore dico ancora che gli Americani non sono scemi e solo se hai un gran talento ti offrono il visto Categoria 0-1”.
Che conclusioni ti senti di trarre da questa squallida vicenda?
“Penso che le parole di quel tale, rappresentino in pieno la causa dei mali della Sardegna, cioè una mentalità sbagliata fatta di disprezzo, invidia, livore e cattiveria, con tanti individui come questo “tipo” che anziché costruire, distruggono disprezzando e attaccando chi si è dato da fare e ha ottenuto risultati. Mi consola solo il fatto che in quel blog è solo una minoranza stonata”.
Marco, complimenti e grazie per come rappresenti la Sardegna nel mondo. Ti auguriamo tutto il successo che meriti…vai avanti e non ti voltare. La Sardegna è fatta colori.
Caro Marco,
Leggo senza stupore il tuo risentimento. Condivido con te quando accenni al piacere di goderti Oristano repirando l’aurea attraverso le sue mura storiche magari alle 3 del mattino. Non ti conosco e ho visto un post di Cauboi su facebook e ho seguito il link. Quando capiti a Oristano chiedi di me a Gianfranco Cau. Mi farebbe piacere conoscerti. Ciao Marco.
Ciao Marco
La mamma dei cretini è sempre incinta lo sapiamo. Tu guarda e passa che certe persone non meritano la tua rabbia. Mia madre dice sempre:" Se l’invidia fosse tigna, certa gente ne avrebbe pieni anche gli occhi"
Un abbraccio Maestro.
A presto
Gianni
caro marco
mi intenerisce il fatto che tu ci faccia caso, ma non mi sorprende: per uno come te l’invidia e il disprezzo delle fatiche altrui è fantascienza. Noi oristanesi ti abbiamo visto praticamente da sempre con la chitarra in mano a “studiare”, anche se per te non era fatica ma passione. Sappiamo tutti che tutto quello che hai ottenuto te lo sei guadagnato col tuo impegno. E siamo fieri di te. Tu continua così e ricordati che i vicoletti di oristano ti aspettano sempre per raccontarti di quando eri piccolino. cristina
Cari amici,
Vi ringrazio tantissimo per la bella manifestazione di affetto,siete meravigliosi!
Una persona a me vicina ha fatto,di sua iniziativa,una ricerca su internet e ha beccato il tipo con le mani nel barattolo della marmellata.E’ proprio un furbacchione questo fantomatico Brunofabio,lo devono aver allevato a pane e volpe!!!!
Passiamo oltre,basta dare importanza a questo *soggetto*….presto da parte mia ci saranno novita’ fantastiche dagli States,restate in contatto!
Un abbraccio
Marco