di Luciano Cadeddu
Dedicare il nome di un locale al proprio cane, non è notizia di tutti i giorni, ma, tanto è l’amore incondizionale che hanno per il loro amico, che , Yuri Sammarco e Sergio Severino, il primo, 32 anni, oristanese, per anni a capo di un’azienda di trasporti per la distribuzione dei giornali, oggi specializzato nella preparazione dei dolci, il secondo, 39 anni, cagliaritano, con esperienze già nel campo della ristorazione in Sardegna, ed oggi abilissimo cuoco, hanno deciso di dedicare al loro “cane bassotto” il sogno della loro vita, insieme al desiderio di mettersi in gioco, in una nuova terra, e quindi di realizzare quello che adesso è una realtà, il risrorante “Da Gavino”. Arrivati alcuni anni fà in una Spagna già in recessione, ma contaminati comunque dall’allegria di questo popolo ibérico (allegria forse persa in Italia…dicono…) e comunque aiutati anche da una burocrazia agile e che aiuta sicuramente, fatte esperienze in alcuni ristoranti e gelaterie madrilegne, anche per rodare la lingua spagnola, i due amici hanno deciso che era ora di affrontare in prima persona i clienti spagnoli, cosi, dopo tante ricerche per localizzare il giusto luogo (“Da Gavino” è in uno dei quartieri più “in” di Madrid, Metro Alonso Martinez), offrendo una cucina “fatta come in casa”, mettendo tanto amore e gusto in ogni pietanza che preparano. Gli inizi, come per tutti, sono stati difficili ma con la sicurezza che, dando un buon prodotto, i clienti sarebbero arrivati, cosi infatti, è oggi, solamente un anno dopo dall’apertura del locale, tanti sono i clienti affezionati che giornalmente preferiscono mangiare un buon piatto, una “tapas”, che i due sardi offrono, variando, dalla pasta al forno alla campidanese, alle lasagne al pesto, ai tortini di carne…o alle torte salate o i dolci fatti alla maniera di “mamma”, come suole dire Sergio, e accogliendo gli ospiti con un calore tutto speciale, una simpatia che ha fatto guadagnare al quartiere un nuovo punto di ristoro di alta qualità e simpatia. Dimenticavo di dire, Gavino dolce e simpatico “bassotto”, vive come un re (ovviamente…), e, fuori del locale non può mancare, una ciotola con l’acqua per gli amici a quattro zampe di passaggio…che sono altrettanto…tanti!