di Serena Mereu
Perdere il lavoro al giorno d’oggi è la normalità. È triste dirlo. Ma anche quando tutto va a rotoli, la dignità resiste. Maurizio Ambu, 55 anni il mese prossimo, ha perso il suo lavoro, lavorava nel campo dell’edilizia, da dieci anni. Ha ottenuto il sussidio economico dal Comune, e quando ha trovato un nuovo lavoro come autista ha deciso di restituire gli ultimi tre assegni non ancora riscossi. E da allora un continuo cercare, un continuo sbattere contro la crisi. “Da quando ho perso il lavoro dieci anni fa – racconta Maurizio Ambu – non mi sono arreso e ho continuato a cercare. Giravo i cantieri edili, chiedevo in giro. Ho avuto molte delusioni. Ma non mi sono arreso. Quando poi non ce l’ho fatta più ho chiesto un aiuto ai servizi sociali comunali. E l’ho avuto grazie all’interessamento dell’assistente sociale Gabriella Deiana che non smetterò mai di ringraziare”. Il sussidio di 350 euro al mese aiutava Ambu e la sua famiglia da un po’ di tempo. Trovato il lavoro come autista Maurizio Ambu ha pensato di restituire i tre assegni non ancora incassati. “Perché dovevo tenermi quei soldi? – spiega Ambu – Non che non ne avessi bisogno, anzi. Però non mi sembra giusto tenermeli. Quindi un giorno che non dovevo lavorare misi i tre assegni in una busta chiusa con una lettera di ringraziamento per la signora Deiana, e la portai in Comune. L’assistente sociale è rimasta sorpresa del mio gesto, ma per me era importante che aiutassero anche altre persone”. Il suo gesto, unico nel suo genere, è servito ad aprire una speranza nella crisi imperante del mondo del lavoro. Desta meraviglia che qualcuno rinunci ad un sussidio quando ne avrebbe diritto. A quanto pare le buone persone esistono ancora.
Questo si che si può dire altruismo…. bravo Maurizio sei un grande uomo…