di Elisa Sodde
L’Associazione Culturale “Un Ponte fra Sardegna e Veneto” – così come ben si comprende dal nome scelto per rappresentare l’associazione – oltre a raccontare con passione di sardi e di Sardegna, porta avanti con altrettanto impegno, anche manifestazioni ed iniziative che vedono protagonisti il Veneto, il suo territorio, le sue opere d’arte, la sua cultura e i nostri cari amici veneti a cui stiamo contagiando la nostra passione e che, sempre più numerosi, ci dicono: «con voi stiamo scoprendo dei lati della vostra bella Isola che proprio non conoscevamo!».
L’associazione, come già esplicitato all’inizio di questo nostro percorso associativo, si pone come punto d’incontro fra queste due belle Regioni, dando voce e spazio ad autori, scrittori o studiosi, artisti, artigiani, ecc, ecc, di entrambe i lati del ponte, che abbiano piacere di unirsi a noi raccontando la loro storia, le loro passioni, le loro creazioni, le loro idee e … perché no, anche i loro dubbi, poiché siamo convinti che tutto ciò rappresenti una grande momento di condivisione, di crescita ed arricchimento reciproco.
Il 6 aprile l’Associazione di Noale ha tenuto il suo terzo evento del secondo anno d’attività. Una manifestazione che ha suscitato grande interesse ed apprezzamento del numeroso pubblico intervenuto nella Sala Consiliare del Palazzo della Loggia della cittadina veneta e che ha visto in primo piano la presentazione del libro intitolato “RE di Spade – Regina di Cuori“, scritto dal vice presidente della nostra associazione, Carlo Borghesan, ed edito dalla Ibiskos Editrice Risolo di Empoli nel 2004.
Dopo l’evento sulla Sartiglia di Oristano, il nostro “Sartiglia-Party” in cui seadas e buona vernaccia hanno accompagnato la visione in diretta streaming dell’antica e suggestiva corsa alla stella dei nostri abilissimi cavalieri in quel di Oristano il 10 febbraio scorso; quello dell’8 marzo, in occasione della c.d. “festa della donna”, si è parlato di “Donne d’assalto“, bellissimo e particolare libro dello storico dello sport sinnaese Aldo Aledda, in cui si narrano in forma romanzata, fra dotte citazioni e scrupolosissime ricostruzioni storiche ed artistiche, le avvincenti storie delle donne, dal medioevo in poi, che si cimentarono in sport più tipicamente maschili, dalla scherma alla corrida e non solo; eccoci al libro dell’amico Carlo Borghesan che chiude la triade sugli eventi di quest’anno che hanno come triplice filo conduttore: le spade, le donne e l’epoca storica di riferimento, quella medievale, appunto.
“Re di Spade – Regina di Cuori” è una raccolta di quattro intensi poemetti epico-cavallereshi in versi (ognuno con una propria metrica) ambientati nel medioevo, periodo capace, come dice l’Autore nella Prefazione, «di suscitare un fascino particolare, con le meravigliose armature di cavalli e cavalieri, i loro spettacolari duelli, le imponenti figure di torri e castelli, i merli fortificati, le feritoie, i passaggi segreti, le gallerie sotterranee, le spade tintinnanti, il suono dei corni, le languide musiche, la magia, i saltimbanchi, gli eroi valorosi e indomiti, la loro lotta contro i malvagi e i prepotenti, le storie d’amore, spesso così tenere, avversate e sfortunate, tra belle nobildonne, sovente costrette a vivere in tetri castelli, e valorosi cavalieri o timidi menestrelli, non di rado sotto la minacciosa spada di Damocle di tremende vendette e mortali pericoli»
E ancora, per chi si accosta al medioevo non con il metodo scientifico degli studiosi, che si basa rigorosamente sui documenti e sui reperti archeologici, ma su quello “libero” di poeti e romanzieri che preferiscono privilegiare la fantasia, «quell’insieme di misterioso e d’incerto, di vago e di indefinito che contribuisce a dare a quel mondo un fascino unico e particolare».
Dopo il benvenuto agli ospiti e alle autorità intervenute, l’introduzione e la presentazione del libro e dell’autore, si è passati a raccontare, sebbene a grandi linee, i quattro poemi costituenti il lavoro di Borghesan, con una simpatica e vivace alternanza tra la Presidentessa ed il poeta e socio Renato Landi, nei commenti e nella lettura di alcuni versi accompagnati dal sottofondo di musiche medievali, disegni e foto curati dal socio Alessandro Landi.
L’autore, con il suo stile appassionato e coinvolgente, ha poi intrattenuto il pubblico intrecciando le vicende e le antiche leggende su Ezzelino III da Romano (Vicario Imperiale di Federico II di Svevia, che Dante Alighieri pone in Inferno tra i violenti contro persone e cose), di suo fratello Alberico e della loro sorella Cunizza (definita dai contemporanei “figlia di Venere” ma che Dante colloca in Paradiso) insieme a racconti sui Signori di Noale, l’antica Famiglia dei Tempesta di cui si possono ancora ammirare i resti della famosa Rocca (“Palacium Catri o Rocha”), i fossati e i terrapieni o spalti, le due possenti Torri che un tempo sovrastavano le due porte d’accesso all’antico castello e tante altre bellissime testimonianze di quell’epoca che rivivono nell’annuale e seguitissima, anche da tantissimi turisti che accorrono per l’occasione, rievocazione storica che si tiene nel mese di giugno qui a Noale e a cui prendono parte tutte le sette contrade in cui, ancora oggi, è virtualmente divisa la cittadina.
Un evento ben riuscito, insomma, che ha riscosso tanti applausi e complimenti del pubblico e che ha suscitato in noi dell’Associazione “Un Ponte fra Sardegna e Veneto” soddisfazione e legittimo orgoglio.
Per concludere cito una frase e alcuni versi con cui inizia e si conclude il libro di Borghesan:
“Lasciatemi volare sulle LIBERE ali della fantasia!”.
“Non son forza, ricchezza e aspetto imponente
a dir se un uomo sia più o meno valente
ma di cuor nobiltà e di mente intelletto
le cose che più realmente hanno effetto:
così come il piccolo prence Valente con esse ogni uomo sarà RE GIGANTE!”