riferisce Sergio Portas
Su iniziativa dell’associazione Donne Ambientaliste in collaborazione con le associazioni e le fondazioni per l’ambiente, il Ministero dell’Ambiente del Territorio e del Mare e Donne Ambiente Italia a Parma si è tenuta la cerimonia del Premio Internazionale Donna per l’Ambiente 2013 Mimosa d’Oro attribuito a Daniela Ducato presso il Palazzo Soragna, sede dell’Unione Industriali di Parma. Durante la cerimonia, Carlo Quintelli, direttore del Festival Architettura e professore di Composizione Architettonica e Urbana del Dipartimento di Ingegneria e Architettura dell’Università di Parma ha conversato con la premiata. Il Premio ha il sostegno delle maggiori associazioni e fondazioni per l’Ambiente, come Greenpeace, Legambiente, WWF, FAI, con lo scopo di promuovere la diffusione dell’eccellenza femminile nella salvaguardia del pianeta.
Il distretto di filiera coordinato da Daniela Ducato, oltre a realizzare materiali eccellenti pluripremiati (edilana, edilatte, ortolana, editerra ecc.) ha dato vita all’innovativo protocollo “La Casa Verde CO2.0” uno straordinario strumento di eccellenza ambientale ed etica -unico al mondo nel suo genere- nel campo dell’edilizia. A giugno in Korea (Seoul) la Ewha Womans University, l’università femminile più grande al mondo, assegnerà a Daniela Ducato il premio per le produzioni europee per la green economy con un riconoscimento speciale per l’impegno profuso a favore dei prodotti inclusivi della capacità delle donne, rispettosi del pianeta. Nella città di San Paolo del Brasile dove vive la più grande comunità mondiale di origini italiane, il polo produttivo di Casa Verde CO2.0 è riuscito a far nascere un originale distretto multiculturale del design, che nonostante le distanze sarà a filiera corta, ed eviterà sprechi alimentari grazie ad un uso inconsueto e innovativo della terra cruda. A marzo il più grande Network dell’Emisfero Sud del Mondo, dedicherà al progetto di Casa Verde CO2.0 un reportage sul Made in Italy dell’edilizia e inizierà il percorso in Sardegna nelle Case a Corte del Comune di Guspini dove è nata la prima idea della filiera Italia-Brasile CO2.0 a spreco zero. Daniela Ducato ha avuto il merito di creare il polo produttivo per la bioedilizia più importante d’Italia, senza cadere nel campanilismo, nel regionalismo, ma aprendosi al mondo. Ha lavorato con umiltà e aggregato oltre 40 eccellenze green da ogni parte della Sardegna e 32 produttori di altre regioni, allargando così la piattaforma di scambio e di condivisione di materiali, competenze e innovazioni dell’edilizia sostenibile con oltre 400 materiali prodotti. Senza mai pretendere nulla dalle istituzioni pubbliche e senza alcun tipo di assistenzialismo, Daniela Ducato è stata capace di unire e valorizzare la sua Sardegna e la nostra Italia senza tracciare confini grazie alla capacità di realizzare una comunità di aziende che insieme fanno eccellenza, ricerca tecnologica e raccontano la nostra cultura e i nostri talenti.