di Pia Deidda
Sono sempre importanti per me i momenti in cui si parla di cultura e civiltà dei sardi e non perdo occasione per essere presente quando questi eventi sono organizzati a Torino. Questa volta ho avuto la fortuna e la possibilità di vedere la tanto attesa mostra de “Il Popolo di Bronzo”, di cui conoscevo già molto bene il libro, che l’aveva preceduta, perché era stato ottimo materiale di consultazione quando scrivevo “E cantavamo alla luna”: vi avevo ritrovato la mia sacerdotessa del Bosco Seleni.
Il 2 marzo alle ore 16 è stata inaugurata, con successo di pubblico e sala gremita, la mostra ideata e curata da Angela Demontis “Il Popolo di Bronzo” allestita nei locali del Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino. Mostra itinerante che è stata già esposta non solo in molte località della Sardegna ma anche a Gattinara, Concorezzo, Este, Mestre e Genova. L’evento ha avuto inizio nella Sala conferenze con i saluti e gli interventi di Gian Paolo Collu, Presidente dell’Associazione 4Mori di Rivoli e promotore della mostra a Torino, di Franco Dessì Sindaco di Rivoli, di Giuseppe Misuraca dell’Ufficio Stampa e Relazioni Esterne della Regione Piemonte, di Maurizio Sechi Coordinatore FASI Nord/Ovest e della curatrice Angela Demontis. Angela Demontis ha continuato l’incontro con una chiara ed esaustiva conferenza dove ha esposto sia le motivazioni che l’hanno portata ad interessarsi dei bronzetti sardi sia le scoperte fatte continuando gli studi e l’analisi di essi. Durante la conferenza si è esibito il gruppo folk di ballo sardo dell’Associazione 4Mori di Rivoli. Sono seguiti la visita alla mostra e il rinfresco. Nella mostra, allestita nella prestigiosa sala degli affreschi al secondo piano, sono presenti dieci manichini a grandezza naturale vestiti e accessoriati come gli antichi sardi nuragici riprodotti nei bronzetti e pannelli esplicativi che ne permettono una puntuale lettura. Nel pieghevole della mostra si legge: ”Con quest’esposizione si intende proporre una possibile ricostruzione di armi, abiti, accessori e utensili nuragici, realizzati con i materiali e antiche tecniche di lavorazione, basata sulla rigorosa osservazione dei bronzetti iniziata col libro “Il Popolo di Bronzo” (Angela Demontis 2005). L’uso di tali materiali in epoca antica è avvalorato da citazioni storiche che ne testimoniano l’impiego. Proprio lo studio del piccolo “esercito” di bronzo ci fa vedere come dovevano essere abbigliate le persone in epoca nuragica, come una sorta di scatti “fotografici” dell’epoca. Attraverso un’attenta analisi delle statuette di bronzo si acquisiscono informazioni sul gusto estetico, sull’articolazione sociale e sui mestieri di una società che veniva a contatto con diversi popoli dell’area mediterranea e che da questi contatti e confronti culturali acquistava e proponeva a sua volta stimoli importanti per la crescita e lo sviluppo delle diverse etnie”.
TORINO, Museo Regionale di Scienze Naturali, 3 marzo-7aprile 2013.
Si rimanda al sito di Angela Demontis e alla lettura del suo libro per un eventuale approfondimento del tema. http://www.angelademontis.it