di Consuelo Cannas
Stefania Secci, trentenne cagliaritana, fa la cantante e da tre anni vive a Birmingham, dove si è da poco specializzata in Composizione al Conservatorio. Ora è dottoranda in Composizione sulle influenze della musica dell’est Europa nel tango argentino. “Sono una cantante, e ora inizio ad avere anche qualche commissione da compositrice. Amo da sempre la musica tradizionale, dal fado portoghese al klezmer, al tango. Mi piace fondere questi generi tra loro utilizzando elementi di jazz e musica contemporanea”. Dopo il liceo classico, studia all’università. Ma capisce presto che la sua più grande passione è il canto e la musica: “Ho studiato al liceo classico Dettori. Poi ho frequentato la facoltà di Scienze Naturali, ma nel frattempo seguivo i corsi di teatro di Elio Turno Arthemalle, Fausto Siddi, Antonio Piovanelli, Roberto Del Gaudio e in più studiavo canto con Rossella Faa. Ho capito presto che dovevo dedicarmi solo alla musica. Così, una volta superato l’esame di ammissione al conservatorio per il corso di jazz, ho abbandonato le mie velleità scientifiche e mi son dedicata solo al canto”. Stefania si laurea prima al Conservatorio di Cagliari e successivamente a quello di Birmingham. Ama la Sardegna e ne è legata quasi visceralmente. Ma arriva ad un momento in cui sente di voler vivere nuove esperienze. “Sono sarda, e mi pare abbia sempre avuto un buon rapporto sociale con tutti, sardi e non. Ho una famiglia bellissima, dai genitori ai miei zii e cugini e amici stupendi. Ho sempre avuto l’opportunità di lavorare con musicisti e artisti professionisti che non hanno nulla da invidiare a quelli che ho incontrato all’estero. Ma volevo imparare un po’ di più. E per farlo si deve partire. Non c’è altra soluzione”. L’opportunità di partire nasce per una serie di coincidenze favorevoli: “Un mio amico contrabbassista, Sebastiano Dessanay, frequentava il Master in Composizione al Conservatorio di Birmingham. Mi aveva parlato benissimo di quel corso. In più il mio ex fidanzato lavorava lì come architetto. Tutto girava a mio favore. A quel tempo ho vissuto l’idea di partire abbastanza bene, anche perché non stavo partendo per la Cambogia. L’Inghilterra non è poi così lontana, e ogni tanto si può sempre fare un saltino a casa”. Anche se all’inizio è stato bello ma difficile, soprattutto per la lingua: “Avevo studiato sempre e solo francese e quindi dovetti rimboccarmi le maniche e studiare per mesi e mesi la lingua”. Incontra subito persone con cui stringe un forte legame: “Lì ho conosciuto due dei musicisti del mio attuale gruppo, i Plot-Z, un gruppo di musica klezmer formato da sardi e inglesi. E’ il frutto della mia integrazione nella cultura inglese”. Infatti Stefania fa amicizia facilmente con i locali e ha buonissimi amici inglesi: “Gli inglesi non sono freddi, come direbbero da noi. Hanno solo una cultura differente, e se cerchi di approcciarla a piccoli passi e con rispetto, scopri quanto nella possa essere. Sono persone splendide, solidali, pronte ad aiutare in qualsiasi momento e circostanza, anche se non preparano grandi pranzi o cene”.
Ciao Stefania, vorrei sapere se il programma ” Coro Musiche da film” stà andando avanti. In caso affermativo ti prego di darmi qualche informazione in merito. Avrei intresse a far parte del gruppo di studio e canto.
Sono sulla cinquantina e canto da tenore.
Grazie