Per rendere meno triste il natale per coloro che saranno costretti a trascorrere le festività natalizie in ospedale, soprattutto per i bambini della Pediatria, un gruppo di artisti oristanesi, contattati dalle pittrici Adele Navarrino e Isella Barresi, hanno messo a disposizione una sessantina di opere che saranno esposte nel salone di ingresso della nuova ala dell’ospedale, che sarà anche festosamente addobbata per l’occasione. Questa è la prima mostra collettiva di arti visive, che gli organizzatori sperano di riproporre anche per gli anni a venire, appositamente denominata “Ospedale San Martino in Arte”, che si terrà dal 23 dicembre 2012 al 2 gennaio 2013. L’inaugurazione avverrà alle 16, con la critica d’arte Luciana Delitala, che illustrerà le opere, a cui seguirà, alle 16,30, la benedizione di monsignor Ignazio Sanna, dopodiché, ci saranno gli l’interventi del sindaco di Oristano Guido Tendas, dell’assessore Peppino Marras, del direttore generale dell’ASL, Mariano Meloni, del direttore sanitario Nicola Orrù e del prefetto Giovanni Russo.
All’iniziativa patrocinata dalla ASL 5 e organizzata anche con la collaborazione della EPDO di Roberto Cau e dell’oncologo Luigi Curreli, hanno aderito gli artisti: Adele Navarrino, Isella Barresi, Suor Maria degli Angeli, specializzata nella produzione di icone, Ersilia Murru, Antonietta Pisu, Angelo Fodde, Federico fadda, Luigi Curreli, Michele D’Alba, Marco Porcu, Roberto Cau, Martino Fadda, Gino Chiesa, Augusto Biselli, Titto Sedda, Tiziana Mura, Rosella Collu, Michela Granese, Giangi Chiesura e Gianni Piu.
“Il direttore generale, è stato molto gentile a metterci a disposizione il salone – ci ha detto Adele Navarrino, l’ideatrice della mostra – con questa iniziativa, abbiamo voluto avvicinare l’arte a chi è meno fortunato di noi e a chi va a trovarli, per rendere meno triste la degenza e per creare un momento di distrazione. Provvederemo anche ad addobbare l’ambiente con festoni ghirlande, personaggi della Natività e alberi di Natale, alcuni dei quali realizzati dai degenti di Pediatria con l’intento di rendere più accogliente e gioioso l’ingresso dell’ospedale”, ha concluso la Navarrino.