di Giovanna Signorini Falchi
Avendo letto accuratamente gli articoli di questi giorni, non possiamo che preoccuparci per il futuro delle nostre associazioni. Da quando abbiamo cominciato con il sogno di costruire un circolo sardo, lavoriamo instancabilmente per trovare le risorse necessarie. Finora non abbiamo mai smesso di tirarci su le maniche per migliorare giorno dopo giorno e per offrire ai nostri connazionali sardi e a tutti gli argentini i migliori servizi. Vivendo in Argentina, siamo abituati alla crisi economica e ad arrangiarci come meglio si può, ed è per questo che capiamo l’Italia e gli italiani, che ora si trovano in gravi difficoltà, alle quali non erano più abituati dall’ultimo dopo guerra. Ma è doveroso far capire anche alla Regione Sardegna che noi siamo un anello indispensabile della catena che ci unisce, giacché trasmettiamo nel mondo la cultura, la storia, la lingua, la geografia, la cucina e la musica sarda. Insomma tutto questo ci fa sentire sardi e l’amore per la nostra isola è immenso. Attraverso la ricca offerta di corsi organizzati ogni anno con dei professionisti di ottima qualità, nonché con la partecipazione nei diversi eventi paesani, provinciali e nazionali, promuoviamo la Sardegna quotidianamente.
Si deve considerare che, tenendo conto di ciò, abbiamo assoluto bisogno del contributo a favore dei sardi nel mondo. Qualora non sia possibile mantenere l’ammontare del 2012, almeno che non si riduca di molto nel 2013. Abbiamo paura di non poter continuare con la nostra opera. Nonostante vorremmo far sapere che vi siamo vicino, abbiamo bisogno di avere qualche certezza in più sul nostro futuro.