Diminuzione del numero degli infortuni sul lavoro nel 2011 rispetto all’anno precedente del 3,3%: da 15.967 a 15.440. Cala anche il numero di croci: le morti sono passate da 29 a 27. L’unico segno più è quello degli incidenti mortali in “attualità di lavoro” con mezzi di trasporto, passati da tre a cinque. Consolidato anche il decremento nel lungo periodo: dal 2006 al 2011 si registra una riduzione complessiva del 16,64%. Sono alcuni dei dati presentati nel rapporto annuale regionale dell’Inail sugli incidenti nel lavoro nell’isola. “Tolleranza zero agli infortuni e alle malattie professionali – ha detto la direttrice regionale, Daniela Petrucci – vogliamo che tutti i lavoratori tornino a casa tranquilli e senza problemi. L’Inail, anche in una situazione di crisi, ha voluto sollevare l’asticella anche avvalendosi della collaborazione dell’Agenzia del lavoro”. Ridotti anche, nel dettaglio, gli infortuni mentre si sta lavorando: -4,27%. Scesi anche se di poco il numero gli infortuni avvenuti con un mezzo di trasporto (-0,58%) e degli incidenti in itinere (-0,31%). Cala anche del 25,61% l’incidenza complessiva degli infortuni ogni mille abitanti. Elevato tasso di gravità sugli infortuni nell’agricoltura in Sardegna. In questo settore, che occupa nell’isola il 5,3% dei lavoratori in attività, accadono il 14,7% di tutti gli incidenti contro una media italiana del 6,5%. E’ quanto emerso dal Rapporto annuale regionale dell’Inail sugli incidenti nel lavoro nell’isola. L’industria registra un tasso di incidenza in calo dal 9,1% all’8,2% nella manifatturiera, e dal 10,4% al 9,75% nelle costruzioni. In aumento, invece, il numero di infortuni nei servizi, settore che occupa il 75,7% dei lavoratori, dal 46,5% al 47,46%. Basso comunque l’indice di gravità. Non ci sono ancora i dati 2012 ma il trend, stando all’analisi dei risultati sino ad oggi pervenuti, indica un ulteriore riduzione degli incidenti. Nel 2011 sono aumentati nell’isola gli stranieri occupati: gli infortuni dei non italiani riguarda il 2,3% del totale. Sono stati 132 i lavoratori romeni vittime di incidenti, poi ci sono i tedeschi (90) e i francesi (46). Aumenta il numero di denunce per le malattie professionali in Sardegna. La crescita è del 16,2%, da 2.797 a 3.249 casi. Percentuale più alta rispetto al 2010, ma non si è replicato il boom (54%) registrato nel 2010 nel confronto con il 2009. Sono alcuni dei dati presentati questa mattina nel Rapporto annuale regionale dell’Inail sul lavoro nell’isola. La crescita più significativa viene rilevata nell’industria e nei servizi: +19,3%. Ridotto l’incremento nell’agricoltura, da 667 a 712 casi, con una crescita del +6,75%. Tipo di patologie denunciate: crescono le malattie muscolo-scheletriche (il 74% del totale) e quelle legate a tumori (da 34 a 50, tre da asbesto). L’8,3% delle malattie denunciate è legato a patologie da rumore.
DIMINUISCONO INFORTUNI E MORTI: IL RAPPORTO ANNUALE DELLA SARDEGNA DELL'INAIL SUGLI INCIDENTI NEL LAVORO
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