di Enrico Pinna *
È paradossale che, mentre i nostri artisti fanno fatica a trovare spazi e qualche spicciolo per esporre i loro lavori nella propria terra, scopriamo che la Sardegna bisogna andarla a cercare all’estero. Magari in Argentina o a Mende (http://www.ot-mende.fr), in Francia, deliziosa città capoluogo del dipartimento della Lozère. Qui opera l’Associazione Mende-Volterra, un gemellaggio con la Toscana che ogni anno organizza la “Semaine Toscane”, giunta alla quindicesima edizione. Protagonista dell’evento di quest’anno, che si svolge dal 12 al 18 novembre, la Sardegna.
La fotografa cagliaritana Rosi Giua espone le foto del suo libro “Lawrence in Sardegna” e quelle, ancora inedite, del suo ultimo lavoro: il backstage del film “Su Re” di Giovanni Columbu che sarà presentato al prossimo Torino film festival http://www.torinofilmfest.org. Ci sarà poi il poeta di chiare origini sarde Marc Porcu (Porcù per i francesi) traduttore delle opere di Sergio Atzeni, la musicista cagliaritana Marina Pittau, altri eventi musicali e teatrali e una immancabile degustazione di prodotti tipici della nostra terra.
«La nostra Associazione — dice Marc Vanel, curatore dell’evento — è gemellata con Volterra, luogo caro a Lawrence, uno dei miei autori preferiti. Opera da vent’anni nel campo della cultura e degli scambi culturali. Abbiamo anche pubblicato quattro libri di fotografie e testi». Chiedo a Vanel come è nata l’idea di un festival dedicato alla Sardegna. «A Volterra i Sardi godono di grande considerazione. Dicono che senza di loro l’agricoltura sarebbe morta. Poi Marc Porcu ci ha parlato di Rosi Giua e del suo libro su Lawrence. Da qui l’idea di un omaggio alla vostra bella terra e allo scrittore».
«Ho conosciuto Marc Porcu all’ultima edizione di Marina Cafè Noir — dice Rosi Giua — dove presentavo il libro sui luoghi di Lawrence. Ne ha acquistato una copia portandolo con sé in Francia. Il resto è venuto da solo». Così un libro dove, con il pretesto di rivisitare i luoghi del grande scrittore, la fotografa racconta la “sua” Sardegna, diventa il testimone di una staffetta che da Cagliari è arrivata in Francia attraverso strade che solo i libri sanno tracciare. Spiace constatare che mentre da noi, al costo di 115.510 euro, va in scena un discutibile “vip wine” per far conoscere la Sardegna a chi già la conosce (fin troppo) bene e drenare un po’ di soldi dalle nostre tasche, una bella cittadina della Francia, senza chiederci un euro, presenta la Sardegna a chi davvero non la conosce.
* Sardinia Post