Innanzitutto vogliamo ringraziare tutti coloro che sono passati a trovarci. Le tipologie dei visitatori sono state assai eterogenee, andando dai viaggiatori che hanno visitato la mostra in attesa del loro treno, agli appassionati che hanno trascorso un’intera giornata in nostra compagnia. Anche se è una costante di tutte le nostre manifestazioni, la sorpresa più gradevole è sempre quella data dall’interesse verso le ferrovie da parte dei “non addetti ai lavori” (personalmente è questo il mio principale obiettivo, ovvero estendere ben oltre la ristretta cerchia degli appassionati l’attenzione per le ferrovie, la cui qualità, assieme a quella di altri elementi fondamentali come scuole e sanità, indica il grado di civiltà di una società). Per la riuscita della manifestazione, sono stati determinanti i contributi del DLF di Oristano, che ha curato egregiamente la parte logistica e tecnica, e di SardegnaVapore, che con Giampaolo Marcheselli (il nostro grandioso deus ex machina… fotografica!) e gli altri amici che si sono alternati durante le giornate, hanno contribuito a ricostruire quel clima ferroviario di una volta, da cui dovremo (una sola “m”, in quanto progetto futuro, e non auspicio condizionale) ripartire per ricostruire pian piano una ferrovia che possa nuovamente dirsi (nei fatti, non nelle parole) “servizio pubblico”.
Questa manifestazione è stata la prima nel suo genere, dove per “genere” intendo l’impostazione pan-regional-ferroviaria, con l’obiettivo di coinvolgere tutte le realtà ferroviarie isolane. L’unione del dinamismo di noi più giovani, unito all’esperienza dei più grandi, ha già dato i primi frutti nel corso delle tre giornate oristanesi, e così abbiamo già iniziato a pianificare le prossime manifestazioni, con tanto di nuove attività (a breve avrete tutte le informazioni). Ovviamente, come sempre accade, in fase di preparazione della manifestazione, alcune persone e/o realtà (pochissime, per fortuna) sono rimaste intrappolate nell’implacabile setaccio della selezione naturale (quello che filtra i tenenti colonnelli piloti di seghetto e i comandanti del cacciavite a stella), non certo per volontà nostra, ma perché hanno liberamente deciso di non voler nemmeno concepire un progetto comune dove loro non possano agire in un personale recinto in cui ostentare la propria autorità. Per contro, con la nostra pesca a strascico (per una volta, legale!), abbiamo “intrappolato” nel nostro ambaradan ferroviar-itinerante tanti (ma proprio tanti!) nuovi compagni di viaggio, coi quali “inventare” e realizzare le nuove attività. Pertanto, state sintonizzati perché la “No-Limits” prosegue, e condividete con noi tutte le vostre idee, suggerimenti, proposte, perché il prossimo appuntamento (per Natale?) dovrà essere una festa ancor più grande e bella.
Ancora grazie a tutti!!
Grazie Massimiliano, da parte di tutta la nostra banda! Non ci aspettavamo addirittura la pubblicazione del resoconto, è stata una bella sorpresa. Visto che a leggerci sono soprattutto i Sardi d’oltremare, sappiate che, se vi può far piacere, siamo disponibili a partecipare alle vostre manifestazioni con tutto ciò che è stato esposto a Oristano. Lo facciamo gratuitamente, l’unica cosa di cui avremmo bisogno è un tetto sotto cui dormire (e dato che a partire saremmo noi più giovani, ci arrangeremmo anche con una branda al Circolo, senza alcun problema). Sulla pagina del mio blog trovate un po’ di foto del nostro plastico: http://seven-progmecc.blog.tiscali.it/il-plastico-modulare-sardo/ . Ancora grazie!