L’Alitalia è fuori legge, non ha firmato le convenzioni per la continuità territoriale e l’Enac mette per iscritto la sentenza: non ha l’autorizzazione ad atterrare e decollare dall’aeroporto coordinato di Cagliari. In una lettera che doveva restare riservata si parla delle sanzioni ma anche della loro omissione. Tutto ciò è scandaloso, non più tollerabile. Siamo nel pieno dell’illegalità con tanto di complici istituzionali che coprono i soprusi delle compagnie aeree ai danni dei sardi e della Sardegna. E’ ora di fare luce su questa vergognosa gestione della continuità territoriale e per questo motivo ho consegnato un esposto alla Procura della Repubblica di Cagliari e alla Procura della Corte dei Conti della Sardegna con tutti i documenti in mio possesso. Questo è un vero e proprio far west dei cieli dove comandano le compagnie aeree che condizionano e ricattano tutti e a tutti i livelli.
LE LETTERE DELL’ENAC: COMPAGNIE FUORILEGGE E SANZIONI NASCOSTE
Il primo a denunciare il far west è il direttore generale dell’Enac Alessio Quaranta che scrive: “i vettori che operano non hanno più accettato espressamente secondo le previsioni del decreto di imposizione le condizioni previste, gli operativi non corrispondono a quelli indicati nell’allegato tecnico del decreto di imposizione, le fasce orarie non sono rispettate, ecc.”. Ed è lo stesso Direttore Generale ha disporre gli obblighi per le compagnie in regime di prorogatio: “Ciò comporta ovviamente che, per la prosecuzione dei servizi, così come previsto nei decreto di imposizione del 2007, i vettori dovranno procedere ad una nuova accettazione delle condizioni previste entro il mese di agosto e rispettare le condizioni accettate e gli operativi dei voli.”. A comunicare che la situazione sta precipitando è il direttore centrale Sviluppo Economico l’avv. Fabio Marchiandi, responsabile delle gare e delle relative convenzioni che il 4 giugno 2012 scrive alla Direzione Generale del Ministero dei trasporti e alla Regione Sardegna per segnalare la mancata accettazione da parte dei vettori della proroga: “ Alla data odierna non si ha notizia di alcuna abrogazione dei nuovi oneri da parte di codesto Ministero nè di alcuna accettazione da parte dei vettori di cui trattasi.”; E poi nella stessa lettera il direttore centrale scrive: “La situazione di incertezza che si è venuta a creare non consente all’ENAC di procedere all’assegnazione degli slot di continuità territoriale in favore dei vettori i quali, dal 1° giugno scorso, stanno comunque effettuando i voli secondo I’operativo della scorsa omologa stagione di traffico senza la dovuta autorizzazione. I vettori in questione quindi, ponendosi in violazione dell’art. 807 del C.d.N., risultano essere soggetti all’applicazione delle sanzioni pecuniarie previste dal D.Lgs n. 172/07 per I’atterraggio ed il decollo senza il preventivo ottenimento delle bande orarie”;
LE OMISSIONI DELL’ENAC: STIAMO VENENDO MENO AGLI OBBLIGHI DI LEGGE
E’ lo stesso Direttore Centrale che dichiara nella lettera l’omissione da parte della stessa Enac degli obblighi di legge: “Tale situazione, da un lato espone I’ENAC, Organismo deputato all’applicazione del citato decreto legislativo, a responsabilità per il mancato assolvimento degli obblighi di legge e, dall’altro, crea difficoltà al regolare svolgimento dell’attività aeroportuale negli aeroporti coordinati di Cagliari, Linate e Fiumicino.”; Siamo dinanzi ad atti di una gravità inaudita considerato che stiamo parlando di un servizio pubblico di rilevanza strategica per una regione insulare come la Sardegna. Ci sono palesi violazioni di legge, coperte con il silenzio e la complicità di più soggetti istituzionali che hanno preferito coprire l’Alitalia piuttosto che scongiurare un caos nel trasporto aereo senza precedenti negli ultimi dieci anni. Ci sono responsabilità oggettive, inconfutabili a partire dalla mancata firma della convenzione di proroga da parte di Alitalia. Chi ha consentito che la compagnia non firmasse quella convenzione e nel contempo utilizzasse quegli slot a suo piacimento, cancellando e modificando voli senza nessun rispetto delle regole, è responsabile non solo sul piano amministrativo ma anche quello penale ed erariale.
LIBERO ARBITRIO DI ALITALIA, TRA VIOLAZIONE DI LEGGI, RICATTIE E ARROGANZA
La mancata autorizzazione ad effettuare i voli, oltre alla gravità in sé, e al libero arbitrio che la compagnia Alitalia esercita sull’intero sistema aeroportuale sardo, si configura come una evidente, conclamata, accertata e dichiarata violazione delle norme del codice della Navigazione e l’Enac era ed è obbligata all’applicazione delle sanzioni pecuniarie per I’atterraggio ed il decollo senza il preventivo ottenimento delle bande orarie.
SANZIONI MILIONARIE, 100.000 EURO PER DECOLLO E ATTERRAGGIO NON AUTORIZZATI
Alitalia ha effettuato dall’aeroporto coordinato di Cagliari dal 1° giugno ad oggi una media di 18/20 voli giornalieri (tra atterraggi e decolli) per complessivi 2340 voli. Tutto questo era vietato perché secondo l’Enac l’Alitalia era priva di autorizzazione. Basti pensare che il decollo o l’atterraggio senza autorizzazione all’utilizzo delle bande orarie è punito con una sanzione di 100.000 euro. Si tratta di cifre rilevantissime che sono state omesse all’erario e che non risultano elevate nei confronti di Alitalia CAI. La mancata, palese e reiterata, firma delle convenzioni aggiuntive di proroga con una dichiarata indisponibilità alla sottoscrizione rappresenta di per sé un elemento che renderebbe, da solo, inconfutabile la possibile omissione d’atti d’ufficio, il favoreggiamento e l’abuso d’atti d’ufficio, oltre all’evidente danno all’erario. L’esercizio delle rotte e degli slot senza la necessaria autorizzazione, che non risulta possibile rilasciare proprio per via della mancata accettazione degli oneri di servizio pubblico è un fatto di una gravità inaudita per il quale è necessario un immediato e urgente intervento anche dell’autorità giudiziaria in grado di ripristinare la legalità in tale delicato settore del trasporto aereo.
ALITALIA, DAL RICATTO AL RIDICOLO CONCETTO DI CONTINUITA’ TERRITORIALE
Le dichiarazioni messe nero su bianco dall’amministratore delegato dell’Alitalia nella comunicazione con la quale esprime il diniego alla sottoscrizione delle convenzioni sono ridicole, pretestuose, illogiche, prive del più elementare senso del diritto, e palesemente fuori luogo. Alitalia con quella comunicazione dimostra di non comprendere la ratio dell’imposizione dell’onere del servizio pubblico per le regioni insulari e ritiene di dover proporre flessibilità tariffaria, la differenziazione tra residenti e non, oltre a voler contrastare il positivo apporto delle compagnie low cost allo sviluppo economico dell’isola. Siamo dinanzi a comportamenti da vera e propria censura.
IL TENTATIVO DI BLOCCARE LA TARIFFA UNICA, CON MOLTE COMPLICITA’
ll palese tentativo di venir meno alla tariffa unica tra residenti e non residenti che costituisce un fondamento del diritto alla mobilità e alla continuità territoriale per regioni insulari e ultraperiferiche costituisce di per se un attentato al diritto fondamentale alla mobilità delle persone e delle merci. Il tentativo esplicito delle compagnie aeree di impedire l’applicazione di questo elementare principio di pari diritti e non discriminatorio tra cittadini europei è un fatto di gravità inaudita ma è ancor più grave che le istituzioni lo stiano avvallando facendosi condizionare da un atteggiamento prevaricatorio, arrogante e ricattatorio delle compagnie.
LE COMPAGNIE FICCANASO, CONVITATE E SUGGERITRICI NELLE GARE D’APPALTO
A questo si aggiunge un fatto che ha rilevanza amministrativa, civile e penale: due compagnie aeree partecipano ad incontro ristretti per discutere, definire e negoziare le regole della continuità territoriale finendo per condizionare e indirizzare i bandi di gara relativi al servizio pubblico di continuità territoriale. Risulta dai verbali di riunione in possesso del sottoscritto che in un contesto di analisi delle procedure di gara, dei risultati delle stesse gare e delle procedure da seguire per il nuovo bando abbiano esplicitamente e fattivamente partecipato le compagnie aeree Alitalia e Meridiana. Secondo i verbali le compagnie avrebbero accolto favorevolmente la disponibilità a poter disporre di flessibilità nella scelta dell’operativo, anche se non risulta chiaro chi tra gli interlocutori abbia dato questa disponibilità e se questa indicazione riguardasse il regime di proroga o quello futuro del nuovo bando. Si tratta, comunque, di una violazione delle più elementari regole della pubblica amministrazione in relazione alla trasparenza e al trattamento equo tra concorrenti. A tutto questo si aggiunge che il 27 ottobre scadono i termini di proroga della continuità territoriale. Il bando non solo non è pronto ma non è stata nemmeno convocata la conferenza dei servizi e una nuova proroga vede totalmente contraria la commissione europea. La Sardegna tra due settimane rischia di entrare in un isolamento senza precedenti con le compagnie aeree che metteranno ulteriormente sotto attacco il sistema della continuità territoriale. E’ un fatto di una gravità inaudita che sembra funzionale agli affari di chi ha sempre lucrato sulla Sardegna e sui sardi.
L’ATTACCO ALLE LOW COST PER IL DOMINIO DEI CIELI SARDI
Infine si registrano le reiterate azioni messe in atto dalle compagnie aeree nei confronti del sistema low cost della Sardegna. Azioni che si sommano alle sfrontate, quanto gravi, dichiarazioni del sottosegretario Improta, che per opportunità e buon senso dovrebbe astenersi dal condurre egli stesso un’azione devastante rispetto ad un potenziale economico decisivo e rilevante per la Sardegna. Si tratta di un attacco concentrico al Sistema Sardegna con una palese azione di ricatto e di monopolio del trasporto aereo in Sardegna.