riferisce Gesuino Piga
Sabato 06 ottobre, ore 16,00: conferenza di Paolo Soddu su “La Sardegna nell’Italia repubblicana” Paolo Soddu ha conseguito la laurea e il dottorato di ricerca in storia all’Università di Torino. È professore a contratto di storia contemporanea alla Facoltà di Musicologia di Cremona (Università di Pavia) e si occupa delle attività culturali della Fondazione Luigi Einaudi di Torino.Tra i molti altri, ha scritto anche un volume su “L’Italia repubblicana” (2005) |
Sabato 13 ottobre, ore 16,00: Relazione di Sandro Ruju su “Economia e società in Sardegna dal secondo dopoguerra ad oggi” Sandro Ruju (Sassari, 1949) ha al suo attivo numerose pubblicazioni sulla storia dell’industria e del mondo del lavoro nella Sardegna contemporanea. |
Sabato 27 ottobre, ore 16,00: Presentazione degli ultimi due libri di Ottavio Olita IL FUTURO SOSPESO (CUEC, 2009). In una rigida mattina d’inverno Antonio Maglietta, giornalista cagliaritano nato in Calabria da genitori lucani scopre d’essere affetto da un tumore. La vita si ferma. Via dal lavoro, dalla vita di relazioni, la sua esistenza si trasforma in un pellegrinaggio di visite mediche, costellato di snervanti e scomode attese nei reparti. Dall’angoscia che lo fa richiudere in se stesso piano piano passa all’osservazione di un mondo che non conosceva: quello dei pazienti, portatori di malattie che producono le maggiori paure, trattati alla stessa stregua di quanti sono affetti da tonsilliti o banali influenze. E comincia a porsi domande, a fare confronti. In particolare tra la propria condizione di malato privilegiato – per condizione culturale, economica, sociale, familiare – e quella dei tanti pendolari della salute che in situazioni di estremo disagio devono raggiungere quotidianamente il capoluogo da sedi distanti centinaia di chilometri per sottoporsi alle terapie. Ma la medicina basta? E in qual modo si pone oggi rispetto a patologie che necessitano di interventi sempre più mirati sulle caratteristiche specifiche d’ogni singolo paziente? IL FARO DEGLI INGANNI (EDES, 2012). Avidità e bramosìa di possesso snaturano la vita di un piccolo imprenditore, Michele Corda, che, distrutto dal dolore per la perdita dell’unica figlioletta, si trasforma in usuraio e si arricchisce sulla pelle dei malati del gioco d’azzardo. La moglie, Rosaria Salaris, non ne sa nulla. Lo scopre solo sette anni dopo il ritrovamento del cadavere del marito in una discarica. Inutili indagini e processi per risalire ai responsabili del delitto, Rosaria viene spinta a continuare ad impegnarsi nella ricerca della verità da una serie di lettere anonime e da un testamento con il quale il marito le lascia in eredità un faro trasformato in lussuoso albergo sulla costa nord orientale sarda. Si affida ad un avvocato che con i suoi collaboratori – un capitano dei carabinieri e un giornalista in pensione riesce – grazie ad una parte dell’inchiesta non approfondita dagli inquirenti e alle sue ricerche nel faro-albergo, vero luogo degli inganni – a ricomporre le tessere dei mosaici delle molte vite condotte segretamente da Michele Corda. Ottavio Olita ha insegnato Lingua e Letteratura francese all’Università di Cagliari dal 1974 al 1980. Poi è passato al giornalismo: La Voce Sarda, Ansa, La Nuova Sardegna e, dal 1988, RAI. È autore di diversi saggi. Prima di questi due libri, nel 2008, con la CUEC, ha pubblicato “La borsa del colonnello”. |