DECRETO "SPENDING REVIEW", LA CURA DEL GOVERNO NON PIACE A NESSUNO: TAGLI PER OLTRE 2 MILIARDI IN TRE ANNI CHE PENALIZZANO GRAVEMENTE LA SARDEGNA

il Capo del Governo Mario Monti


di Mauro Pili

Quella messa a segno dal governo Monti è una vera e propria rapina per decreto ai danni della Sardegna e dei sardi. Una violazione di tutte le regole costituzionali, un agguato senza precedenti all’autonomia speciale. In un colpo solo vengono cancellate tutte le prerogative delle Regioni a Statuto speciale e nel contempo vengono sottratti dieci miliardi alle casse delle autonomie speciali di cui 2,3 miliardi solo alla Sardegna. Tutto questo è inaccettabile, tutte le forze politiche e tutti i sardi hanno il dovere di reagire e mobilitarsi per respingere questo agguato alla nostra autonomia regionale.  Ancor prima delle cifre dei tagli decisi dal governo va denunciata la devastante azione demolitrice ai danni delle prerogative delle regioni a statuto speciale. Viene calpestata la Costituzione che sancisce l’esistenza di autonomie differenziate e speciali e nel contempo gli Statuti regionali vengono considerati carta straccia. Siamo davanti ad un vero e proprio golpe ai danni della Sardegna. Tutto questo è inaccettabile e bisogna reagire con forza e determinazione per respingere questo attacco senza precedenti alla nostra autonomia regionale.  Il governo Monti ha un disegno subdolo e senza precedenti, azzerare le autonomie speciali a colpi di decreto. In questo caso se le cifre contenute nel testo sulla spending review entrato a Palazzo Chigi fossero tutte confermate con questa operazione maldestra il governo avrebbe risolto la vertenza entrate cancellando di fatto tutte le risorse aggiuntive che spettavano alla Sardegna come compensazione del passaggio delle competenze sulla sanità e sui trasporti. Un  furto di Stato che segna un passaggio irreversibile sia sul piano politico che istituzionale. Per quanto mi riguarda sarà opposizione dura e intransigente. Questo decreto segna, però, un altro vulnus delicato nella vertenza Sardegna, il rapporto con il Capo dello Stato garante primo della Costituzione, dell’art.116 sulle Regioni a Statuto Speciale e degli statuti Autonomistici previsti dalla costituzione e le cui leggi sono appunto di rango costituzionale. Sarebbe davvero singolare che in Sardegna il Presidente Napolitano abbia sostenuto l’intoccabilità della specialità autonomistica e delle sue prerogative e poi, invece, a Roma, firmasse un decreto in totale violazione di quelle norme. E’ fin troppo chiaro che in questo caso non si potranno fare sconti diplomatici o istituzionali a nessuno. Aver deciso di accantonare le somme previste per i tagli, pur senza modifica dello Statuto, è una vera e propria profanazione costituzionale perche significa ignorare in tutto e per tutto il dettato costituzionale che impone la revisione statutaria per qualsiasi modifica dei rapporti finanziari e fiscali tra lo Stato e le Regioni a  Statuto Speciale. In queste ore qualche solerte collega si è precipitato a difendere il governo sostenendo che le cifre fossero inferiori a quelle dichiarate dal sottoscritto. Potrei polemizzare ma non lo faccio, spero, invece, che tutti vogliano comprendere che in discussione non ci sono solo le cifre, che confermo, ma soprattutto il metodo adottato dal governo per violare il nostro Statuto. Se si costituisse un precedente unilaterale e impositivo del governo la nostra autonomia regionale sarebbe finita. Mi dispiace che qualcuno davanti alla gravità di questo fatto abbia il tempo e voglia di polemizzare su cifre e numeri che sono evidenti e non aleatori. Per questo motivo nelle prossime ore daremo vita ad una grande mobilitazione istituzionale pèr chiedere al Capo dello Stato di non firmare il decreto e non assumersi la responsabilità di violare la Costituzione e lo Statuto speciale della Sardegna. Preannuncio il voto contrario a questo provvedimento se dovesse ledere le prerogative autonomistiche della Sardegna. E’ora di reagire con forza e determinazione senza divisioni di parte o appartenenza.

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Un commento

  1. Un agguato senza precedenti…..calpestata la Costituzione…..violazione di norme…..ma non è la prima volta che si calpesta la Regione a statuto speciale!
    L’autonomia sarda: dove come e quando? Ora mi sembra troppo tardi per salvare il salvabile!
    In quanto ai numeri, questo governatore (tra l’altro patrocinato da un Presidente del Consiglio che promise migliaia di posti di lavoro in questi ultimi anni, ma consacrati solo a elaborare leggi ad personam) ha la memoria molto corta sulla storia sarda!
    La Sardegna è stata sempre penalizzata con o senza Statuto, da sempre asservita e sfruttata per qualsiasi interesse esterno eccetto per i Sardi!

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