di Annalisa Atzori
Grande successo per la 2° edizione della Festa del Forte Chievo, organizzata dalle Associazioni di casa al Forte Chievo VR, dedicato al Kaiser Franz Joseph perche architettonicamente il più bello della cintura difensiva di Verona, con il Patrocinio del Comune di Verona e di Amia Verona spa. L’Associazione dei Sardi “Sebastiano Satta” ha fatto coincidere l’evento con “Sa die de sa Sardigna”, organizzando iniziative il 15, 16 mentre Domenica 17, è stata solo sarda con “Sa Missa Manna”, celebrata nella Basilica di San Zeno Maggiore, capolavoro d’architettura romanica che un recente restauro ha reso ancora più bella. La celebrazione resa ancor più suggestiva da il “Cuntzèrtu sas Cunfrarias” ha visto la partecipazione in massa di sardi e veronesi. Imperdibile il pranzo che è seguito, presso la sede, con pane carasau di Bitti, olive di Dolianova, salsiccia di Irgoli, ricotta salata di Sassari, malloreddus alla campidanese, maialetto arrosto, pecorino, dolci sardi e mirto e filu ferru. Per ben terminare tre giornate riuscite alla grande.
Chi voleva mangiare venerdì e sabato sera al Forte poteva trovare cibo “fast” hamburger e patatine fritte, birra, vino, grappe e bibite. La cucina era gestita dalla Sagra del Ceo, ormai esperta in materia di ristorazione. Il maggior successo, però, l’ha avuto il piatto freddo con assaggi di prodotti agroalimentari sardi preparati dal trio Annalisa Cucco, Salvatore Pau e Renato Olivo, che senza perdere la calma davanti alla ressa hanno sudato 7 camice per accontentare tutti. A dimostrazione di come si può recuperare ad uso socio culturale un’antica fortezza militare la possibilità di visitare le sedi delle associazioni partecipanti con mostre sulla loro operosità. Per chi aveva alzato un po’ troppo il gomito o magari semplicemente veniva da lontano, free camping. A rinfrescare le giornate “calienti” fette di angurie, disponibili allo stand del Gruppo Cinofilo Verona. Gli Unknown Bikers Mc gestivano le bevande.
Il Forte per l’occasione è stato oggetto di cure meticolose nei giorni precedenti da parte degli organizzatori, che hanno dato una bella ripulita alle zone infestate dalle erbacce (per creare anche qualche posto in più come parcheggio) e lo hanno reso ancora più accogliente.
Non è mancato un banco di raccolta viveri per i terremotati dell’Emilia, iniziativa denominata EMEM (Emergenza Emilia) gestita da Sagra della Vigna, per ricordare a tutti che un’occasione di festa è anche motivo di solidarietà con chi ha avuto la sfortuna di perdere parecchio a causa del sisma.
Nei pomeriggi di venerdì e sabato, l’Associazione dei sardi (siamo ad inizio estate a c’è ancora chi non ha scelto la meta per le ferie!) ha organizzato una mostra sulle bellezze della Sardegna attraverso i manifesti e gli oggetti d’artigianato ed una proiezione sulle mete marine convenzionate con l’associazione. Sabato mattina un seminario sui trasporti e il turismo in terra sarda, facendo promozione delle occasioni turistiche nell’Isola. Relatori Maurizio Solinas, Tonino Mulas, Pierluigi Erculiani (Meridiana Fly) ed Ermanno Sereni (Sardinia Ferries).
La prima serata ha visto protagonisti l’associazione canoisti Sass Canoa Vr – Vivi il Fiume, con una proiezione video-dimostrativa delle varie attività. E’ seguita, poi, un’appassionante “sfida” musicale, tra due gruppi che fanno musica blues: la band John Rivetto and the Criminal Sound (veronese) e la band tutta sarda (sono di Villasor – Cagliari), dei Tree Blues, con voce e chitarra di Nilo Pillitu.
La seconda giornata, ancora angurie a volontà, e una bella dimostrazione cinofila ed a opera dell’Unione speleologica mostra e proiezioni sul mondo sotterraneo veronese. Da non dimenticare la visita alla sede del CSE centro trasmissioni della protezione civile, particolarmente impegnato a favore delle popolazioni terremotate. A seguire, per un dopocena diverso dal solito, alcune ragazze della scuola di danza Vaganova di sono esibite in una danza orientale (la belly dance, o danza del ventre che qual dir si voglia), con tanto di the alla menta offerto presso i cinofili che li ospitavano. Ma la serata era solo all’inizio: infatti, questa volta la “sfida” musicale è toccata ai Cernobyl Boys (band Hard Rock veronese) e ai Rolling Gangsters (gruppo sardo Hard Rock, capeggiato da Joe “Dog” Perrino, che è anche autore dei testi).
A dimostrazione della grande partecipazione, gran lavoro delle forze dell’ordine per garantire un ordinato svolgimento della manifestazione, ad esse un doveroso ringraziamento.
Il ricavato della Festa del Forte, al netto delle spese di organizzazione e di “approvvigionamento” viveri, sarà devoluto (come per la scorsa edizione 2011) ai lavori di restauro del Forte Kaiser Franz Joseph.
La festa è stata un’altra occasione per le associazioni ospiti al Forte di lavorare assieme e fare progetti per il futuro. Per il pubblico, per le famiglie e per i giovani che hanno preso parte alle serate un nuovo appuntamento per vivere la città, per apprezzare un luogo storico che non è abbandonato a se stesso, ma è vivo e palpitante di iniziative.