redazionale Tottus in Pari
Con la scomparsa di Antonio Cao, pediatra, genetista e neurofarmacologo di fama mondiale, la Sardegna perde uno dei suoi figli più geniali e coraggiosi. Ad Antonio Cao, che si è spento a Cagliari nell’ospedale Brotzu, all’età di 83 anni, devono la vita migliaia di giovani sardi affetti da talassemia. E’ stato il suo impegno, la sua dedizione e la sua testardaggine a far capire ai sardi (e non solo) che la talassemia si poteva combattere e non ci si doveva rassegnare a vedere i propri figli morire adolescenti. Nel 2008 quale riconoscimento per il suo impegno a favore del Popolo sardo gli era stata attribuita l’onorificenza di “Sardus Pater”. Nato a Cagliari il 4 maggio del 1929 e laureato in Medicina nel 1954, Antonio Cao aveva dedicato il suo impegno scientifico alla genetica e all’ematologia molecolare, dando un contributo decisivo alla lotta contro la talassemia. Si deve alla sua caparbietà se a Cagliari nel 1981 è stato aperto un Ospedale Microcitemico che sotto la sua guida ha raggiunto livelli di assoluta eccellenza. La comunità scientifica internazionale lo ha gratificato con un lungo elenco di prestigiosi riconoscimenti. Nel 2010 gli è stata conferita anche l’onorificenza di Maestro della Pediatria italiana. “Oggi ci lascia uno scienziato di fama mondiale, ma soprattutto – ha dichiarato l’assessore della Sanità, Simona De Francisci – un grande uomo che ha portato lontano l’eccellenza della sanità sarda. Antonio Cao sarà ricordato non solo e non tanto dalla comunità medico-scientifica internazionale per le sue scoperte e innovazioni, ma soprattutto, e con immensa gratitudine, dalle persone e dai tanti bambini da lui accuditi con cure amorevoli nel corso della sua lunghissima e onorata carriera”.
Ci lascia una straordinaria eredita’ ma manchera’ la sua intelligenza e il suo contributo!