di Giovanni Usai
A Romagnano Sesia, nelle sale del Museo Storico Etnografico Bassa Valsesia, è stata inaugurata la mostra storica documentaria “Garibaldi dopo Garibaldi, Garibaldi e la Sardegna”, presenti il presidente del Museo, Carlo Brugo e il sindaco, Carlo Bacchetta. Al loro fianco Maurizio Sechi e Battista Saiu, presidenti delle rispettive Associazioni sarde di Gattinara e di Biella. La via che da Biella porta al centro abitato di Gattinara si chiama “Corso Garibaldi”, identico nome ha la strada che, attraversando il Sesia, collega Gattinara a Romagnano. I toponimi mantengono la testimonianza dello storico passaggio del grande condottiero che, partendo da Biella il 19 maggio 1859, raggiunse Gattinara il giorno successivo con i suoi 3.500 Cacciatori delle Alpi. Nella notte tra il 20 e il 21 maggio diresse a Romagnano Sesia la costruzione di un ponte di barche per muovere l’attacco “ai campi lombardi” e dare “allo straniero le prime sconfitte”. La Municipalità di Romagnano, a ricordo di quel memorabile avvenimento, ha fatto apporre sulla facciata di una casa adiacente al palazzo comunale una epigrafe marmorea riprodotta e contestualizzata in uno dei pannelli in mostra.
La tappa di Romagnano fa seguito alle esposizioni di Gattinara, Torino, Alessandria, Ivrea, Varese e di altri piccoli e grandi centri che, partendo da Biella, ha lo scopo di valorizzare frammenti di storia locale – a volte sconosciuti, rimossi o dimenticati – tasselli importanti della grande storia che ha portato, con il sacrificio di molti, a creare quell’Italia unita di cui, da poco e con tante parole, abbiamo celebrato il 150° anniversario.