AL "KINTHALES" DI TORINO IL 6 MAGGIO, LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI PIA DEIDDA "E CANTAVAMO ALLA LUNA"
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La pubblicazione, esistente sin dal 1997, informa con regolarità di uscita e con ampiezza di contenuti sulle attività dei circoli degli emigrati sardi sia dell’Italia continentale sia dei Paesi europei ed extraeuropei. Si è avvalsa e intende avvalersi sempre più della collaborazione attiva di tutti coloro che credono nella necessità di documentare, a vantaggio degli altri sardi (residenti nell’isola o fuori di essa), le iniziative dei circoli degli emigrati operanti nella Penisola e all’estero.
Ho letto "E cantavamo alla luna" di Pia Deidda aspettandomi un qualcosa che avesse a che fare con riti ancestrali,
magie, fatalismi, formule o chissà cosa.
Man mano che andavo avanti nella lettura ho trovato sprazzi di vita tribale, organizzata e
ricca di particolari similreali in cui i sentimenti, il linguaggio, le aspettative, nonchè
il modo di affrontare i problemi ti trovano, senza rentertene conto, parte in causa, pur lasciandoti
leggero.
Un rapporto giustamente conflittuale tra invasore e invasi, ma entrambi con sentimenti, un cuore,
senza finti campanilismi.
Un richiamo alla tradizione, ma senza essere invadenti.
Un libro da leggere davanti a una tazza della bevanda che preferisci.
Senza fretta. Molto bello.